04Lug 23
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Correva l’anno 1984 e il trentacinquenne Bruce Springsteen, già attivo da più di dieci anni, fece il botto con il singolo “Born in the Usa”. L’album omonimo vendette la bellezza di trenta milioni di copie e il cantautore di Long Branch (New Jersey) fu applaudito e apprezzato in tutto il mondo. La sua canzone divenne un simbolo, un emblema dell’orgoglio americano, e qualcuno pensò anche di utilizzarla per fini politici. Springsteen non la prese bene e respinse sdegnato gli “abbracci” dei repubblicani, disdegnando, al contempo, anche le avances democratiche. Il dettaglio più sorprendente, però, è un altro. La canzone fu […]
Il blog di Orlando Sacchelli © 2024
04Lug 22
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In poche frasi la dichiarazione d’indipendenza americana enuncia i principi di una grande rivoluzione, attuale ancora oggi. Tutti gli uomini sono stati creati uguali. Essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili: la vita, la libertà e la ricerca della felicità. Per garantire questi diritti sono creati fra gli uomini i Governi, i cui poteri derivano dal consenso dei governati. Ogni volta che una qualsiasi forma di governo tende a negare tali fini, è diritto del popolo modificarlo e distruggerlo, e creare un nuovo governo, che si fondi su quei principi. La dichiarazione d’indipendenza In […]
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02Mar 22
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Frequentavo le scuole Elementari quando, con un compagno di classe, l’amico Duccio, andai al cinema a vedere un film di cui in quell’anno (1983) si parlava moltissimo: Wargames (Giochi di guerra). Gli accordi per il disarmo tra Washington e Mosca erano lontani e l’incubo di una guerra nucleare era molto sentito. Pur essendo piccolo comprendevo che fossero temi importantissimi e… già allora mi appassionavano certi temi. Dal computer di casa, collegato al mondo con un modem – l’era di Internet era ancora lontana – David Lightman (interpretato dal bravo Matthew Broderick) decide di accedere nel cervellone di una famosa azienda […]
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20Dic 21
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Quando ero ragazzino non vedevo l’ora che arrivasse l’ora di Happy Days. Andavo pazzo per la famiglia Cunningham di Milwaukee (Wisconsin): per Richie e Joanie, per i loro genitori Howard e Marion. Ovviamente il “mito assoluto” era lui, Fonzie, il cui vero nome, nella serie, era Arthur Herbert Fonzarelli , soprannominato “The Fonz” (o Fonzie). E pensare che all’inizio, quando il telefilm fu lanciato, avrebbe dovuto essere un personaggio minore, di contorno. Ma con quel suo carattere ribelle e sicuro di sé, leale e onesto, quel suo essere non istruito ma gran lavoratore, amante delle moto e delle auto (meccanico […]
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19Feb 21
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L’annuncio della morte di un uomo che aveva fatto della radio la sua vita non poteva avvenire in altro modo, dai microfoni di quello che per decenni era stato il suo programma radiofonico. Rush Limbaugh, figura di riferimento della destra americana, è morto all’età di 70 anni. A comunicare la notizia è stata sua moglie, Kathryn Limbaugh. Famosissimo in radio, col suo programma trasmesso in oltre 600 stazioni in tutti gli Stati Uniti, per sei anni (dal 1992 al 1996) aveva condotto anche uno show in tv, oltre a scrivere sette libri. Nel 2020 aveva ricevuto la Presidential Medal of […]
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17Feb 21
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Gran bel film Richard Jewell (2019) diretto da Clint Eastwood. Dopo averlo visto, qualche sera fa, ho pensato di scriverne sul blog per segnalarlo ai lettori. Parla di una storia vera, di un addetto alla sicurezza che per caso sventò un attentato durante le Olimpiadi del 1996, trovando uno zaino pieno di bombe e chiodi. L’ordigno esplose al Centennial Olimpic Park di Atlanta (in Georgia), causando 111 feriti e un morto. Senza l’intervento tempestivo di Jewell, che fece scattare i controlli e si prodigò per mettere in fuga le persone presenti quella sera nel parco per assistere a un concerto, […]
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11Feb 21
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“È il 6 gennaio 2021. Mi sono alzato presto e sono uscito di corsa. Sapevo di avere tante cose da fare, ma ignoravo l’appuntamento con la Storia. Per la prima volta dall’approvazione della Dichiarazione d’Indipendenza, avvenuta nel lontano 1776, un gruppo di cittadini americani dà l’assalto al palazzo del Congresso. All’interno senatori e deputati sono riuniti per certificare l’elezione del nuovo presidente, Joe Biden. I sostenitori di quello uscente, Donald Trump, irrompono nel palazzo per contestare il risultato elettorale. Nei giorni precedenti, alcuni senatori e deputati del partito repubblicano hanno promosso una risoluzione per contestare l’operato dei Grandi Elettori, ovvero […]
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04Feb 21
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Abbiamo scritto del dollaro, emblema del potere economico (non solo negli Usa), e del primo presidente degli Stati Uniti, George Washington. Un altro simbolo importante dell’America su cui desideriamo soffermarci è la Casa Bianca. La sua costruzione iniziò nel 1792 e dopo otto anni di lavoro fu inaugurata il 1° novembre 1800: il primo presidente che vi abitò fu John Adams. Chiamata White House per il colore della facciata, cambiò nome in Executive Mansion per decisione del 23° presidente, Benjamin Harrison, e mantenne il nome con il suo successore, William McKinley. Theodore Roosvelt riprese il vecchio e originale nome. Com’è […]
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27Gen 21
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L’uomo che diverrà il primo presidente degli Stati Uniti d’America nasce nella tenuta di Bridges Creek nella contea di Westmoreland (Virginia) il 22 febbraio 1732. La tenuta era stata fondata dal nonno, Lawrence Washington, nel 1657. Questi era “planter”, proprietario di una piantagione. Era figlio primogenito di John Washington, tenente colonnello originario dell’Essex, contea dell’Inghilterra orientale. Lawrence aveva preso il nome dal nonno paterno, il reverendo Lawrence Washington. Curiosa la sua storia: brillante studioso nel giro di pochi anni dalla laurea viene nominato rettore del Brasenose College di Oxford. L’arcivescovo di Canterbury, capo della chiesa anglicana, lo nomina procuratore per […]
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25Gen 21
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È uno dei simboli più conosciuti al mondo, emblema del potere economico e punto di contatto tra la cultura americana e quella del vecchio continente: il dollaro, infatti, già nel Seicento era diffuso in Europa. Era una moneta, il Joachimsthaler, coniata da un conte boemo (Hieronymus Schlick). Il thaler, così come veniva chiamato, si era diffuso molto attraversando paesi e lingue diverse, arrivando in Inghilterra come “dollar“. Quando il Congresso degli Stati Uniti decisero di coniare una moneta la spinta forte fu quella di non utilizzare termini che ricordassero l’odiata dominazione britannica. I banchieri non erano d’accordo sul recidere questo […]
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