L’italiano che insegna agli Usa: non morite di statalismo come l’Europa

C’è un italiano che sta riscuotendo successo negli Stati Uniti per i suoi discorsi accalorati contro le politiche stataliste e per il suo invito agli americani a non imitare l’Europa. Si chiama Luca Bocci, è un giornalista toscano di 42 anni. Da quattro lavora a Londra per un’importante agenzia video internazionale. Ex portavoce di Tea Party Italia, quasi ovunque negli States riceve standing ovations e le persone, dopo averlo sentito parlare, fanno la fila per stringergli la mano. Lui stesso è sorpreso da tanto clamore:  “Non mi sarei mai aspettato niente del genere. Al massimo pensavo di essere solo una […]

  

11 Settembre, l’America ha ancora paura

Tredici anni dopo quel maledetto 11 Settembre l’America ha ancora paura. Le brutali decapitazioni dei giornalisti James Foley e Steven Sotloff ad opera dell’Isis e le nuove minacce dei terroristi islamici hanno toccato un nervo ancora scoperto nell’opinione pubblica. Quasi un americano su due, il 47% per la precisione, è convinto che il proprio paese sia meno sicuro di quanto non fosse prima dell’11 settembre: lo rivela un nuovo sondaggio Wall Street Journal/Nbc. A un anno dal crollo delle Torri Gemelle, nel settembre 2002, un rilevamento aveva misurato al 20% la percentuale del Paese in apprensione, mentre l’anno scorso 28 […]

  

Obama, l’Isis, i cristiani e il Giornale.it

Obama sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare (mercoledì) il piano di battaglia contro l’Isis in Iraq e in Siria. Un piano che sarà articolato in tre fasi e durerà alcuni anni. Il New York Times, citando fonti dell’amministrazione statunitense, parla di tre anni. L’impegno potrebbe durare per tutto il resto del mandato di Obama. La prima fase, limitata ai raid aerei, è in atto e sta dando buoni risultati. La seconda partirà non appena l’Iraq avrà formato un nuovo governo: si concenterà sull’addestramento e sull’equipaggiamento dei militari irachene, dei combattenti curdi (forse anche di alcuni gruppi sunniti). La […]

  

Il Ku Klux Klan rialza la testa?

La maggior parte di loro non va più in giro incappucciata e non progetta di appendere le persone di colore agli alberi. Per il resto i simpatizzanti del Ku Klu Klan non sono molto diversi dai loro antenati. Per cercare nuovi iscritti battono a tappeto gli Stati Uniti. Lo slogan è molto semplice: “Save our land. Join the Klan”. Il bersaglio, come si legge sui volantini che molti abitanti di Tennessee, Texas, South Carolina, Illinois, Pennsylvania, California e New York hanno trovato nelle cassette della posta o sui parabrezza, sono gli immigrati. Alcuni sono stati trovati anche negli Hamptons, all’estremità […]

  

Obama troppo moscio

Sui social network Barack Obama è stato sonoramente preso in giro per il completo color beige (nella foto) con cui si è presentato, in conferenza stampa, per parlare di gravi questioni internazionali. “Non puoi dichiarare guerra con questo abito?”, ha twittato maliziosamente Damian Paletta del New York Times. Qualcuno ha prontamente ribattuto: “L’audacia del color talpa” (in inglese taupe fa rima con hope). Altri, parafrasando il celebre slogan del 2008, hanno sentenziato: “Yes we tan” (Sì noi marrone chiaro). Le battute, a onor del vero, hanno divertito anche il presidente, tanto che il suo potavoce ha aperto la conferenza stampa […]

  

Se la Corea del Nord insegna i diritti umani

Incredibile ma vero: la Corea del Nord dà lezione di diritti umani al mondo. Sentite cosa ha detto il ministro degli Esteri di Pyongyang: “L’uccisione del 18enne Michael Brown da parte della polizia di Ferguson, in Missouri, dimostra che gli Stati Uniti sono la tomba dei diritti umani“. Scontato sottolineare da che pulpito viene la predica. Un paese che nega ogni minima libertà ai propri cittadini, riducendoli persino alla fame per via delle proprie assurde politiche economiche, arriva a criticare gli Usa che, sia pure tra mille difetti, sono pur sempre la più grande democrazia liberale che esiste al mondo. […]

  

Foley, soltanto un giornalista

“Chi ha fatto questo gesto dovrà affrontare la giustizia in un modo o nell’altro”. Con queste parole Eric Holder, segretario all Giustizia degli Stati Uniti, ha parlato della barbara uccisione di James Foley, il giornalista americano decapitato dai miliziani dell’Is, l’autoproclamatosi Stato Islamico che fa capo ad Abu Bakr al-Baghdadi. Dopo aver ricordato che il dipartimento di Giustizia ha aperto un’indagine sull’uccisione di Foley, Holder ha aggiunto questo: “Ha fatto la cosa che rende la nostra società grande, ha fatto il giornalista, ha informato”. Prima di decapitare il giornalista i militanti dell’Is avrebbero cercato di ottenere un riscatto di vari […]

  

Boeing abbattuto, gli Usa puntano il dito su Mosca

La pistola fumante non c’è ancora. Per trovarla è fondamentale che l’inchiesta sulla strage dell’aereo malese abbattuto sui cieli dell’Ucraina sia fatta da esperti internazionali, e che nessuno faccia il furbo. C’è il forte rischio, invece, che qualcuno stia brigando per nascondere tracce importanti. Ad avanzare il sospetto è il governo malese: ritiene che siano stati alterati indizi fondamentali nella zona dove si è schiantato il Boeing 777 della Malaysia Airlines e che questo rappresenti “un tradimento nei confronti di chi ha perso la vita. L’integrità del sito è stata compromessa e non vi sono indicazioni secondo cui gli indizi […]

  

Come la pensava davvero Nixon sui gay…

Dal passato riaffiora una versione decisamente più liberal di Richard Nixon. In alcuni nastri registrati nel 1971 si sente chiaramente il presidente parlare di omosessualità in modo tuttaltro che conservatore. Le registrazioni sono state ottenute e decifrate dalla rivista Vanity Fair. Ascoltandole si sente Nixon spiegare il proprio punto di vista all’allora consigliere per la Sicurezza nazionale, Henry Kissinger, e al capo staff della Casa Bianca, H.R. Hadelman. Nixon mostra una certa apertura mentale rispetto ai suoi tempi, arrivando a sostenere che nell’essere omosessuali non c’è alcuna “deviazione”, come era comune pensare allora e come alcuni pensano ancora oggi. “Sono […]

  

Obama, la vuoi una canna?

Il presidente ha fatto una sosta in un bar nel tragitto tra l’aeroporto e il centro di Denver, in Colorado. Un cliente gli ha offerto uno spinello: “Ne vuole uno?”. Obama si è messo a ridere, un po’ imbarazzato. Poi, tornato serio, ha rifiutato. Lo scambio di battute è stato riportato su Instagram dallo stesso cliente del bar. In Colorado l’uso di marijuana è stato legalizzato. Obama non ha mai negato di aver fatto uso di droghe quando era un teenager al liceo: l’ha scritto anche nel suo libro autobiografico “I sogni di mio padre“.  Quando gli capita di parlare […]

  

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