USA: rischio ponti. Oltre 47mila traballano
Consoliamoci. Il crollo del ponte Morandi e le centinaia di infrastrutture malate della penisola ci scandalizzano (a ragione) e ci preoccupano (molto) ma anche nel resto dell’Occidente non tutto luccica e splende. Anzi. Negli Usa il 9 aprile l’Artba (American Road & Transportation Builders Association) ha lanciato l’allarme per i ponti americani: su 616.087 opere attive 47mila sono a rischio crollo (il 7,6%) e altre 235mila (il 38%) necessitano di interventi urgenti. La maggior parte delle opere incriminate si trovano su alcune delle vie di trasporto più trafficate degli Usa come la Route 101, la Interstate 405 e la Interstate 5, soprattutto nello stato della California.
A colpire però è la decadenza strutturale di alcuni dei ponti più famosi della Nazione, vere e proprie icone come il ponte di Brooklyn a New York, il Memorial Bridge di Washington D.C., il San Mateo-Hayward Bridge (il più lungo della California che attraversa la San Francisco Bay), e il Pensacola Bay Bridge della Florida.
Dati, numeri, immagini che hanno spaventato l’opinione pubblica e distolto (finalmente) la politica dai suoi giochini. Dopo aver letto il “2019 Bridge Report” Nancy Pelosi, speaker democratica del Congresso americano, ha lanciato subito una sponda al detestato presidente Donald Trump — già impegnato in un importante piano di interventi — alzando l’asticella degli investimenti necessari da 1 a 2 trilioni di dollari.
Una decisione “bipartisan” necessaria poichè si tratta di un problema di sicurezza nazionale: ogni giorno 178 milioni di persone attraversano i passaggi a rischio e almeno un ponte autostradale su tre ha bisogno di interventi radicali con un investimento calcolato attorno ai 171 miliardi di dollari. Intanto nel Rhode Island — il più piccolo stato degli Usa — è piena emergenza: su un totale di 780 opere presenti, 180 (pari al 23,1%) hanno carenze strutturali dovute all’invecchiamento e la scarsa manutenzione. Segue il West Virginia, secondo i numeri dell’Arba, il 19,9% dei suoi ponti sarebbero in pericolo, per un ammontare di 1.444 infrastrutture su un totale di 7.269. Buon lavoro Donald…