La guerra è sempre cosa brutta, sporca, devastante. Lo sappiamo. Ma tra le varie forme di conflitto quello fratricida è il peggiore, il più lacerante, il più cattivo. Nello scontro tra fazioni opposte ma similari— per nascita, lingua, cultura, abitudini — l’odio reciproco, la lotta senza quartiere, la ferocia inghiottono tutto e tutti. Il sangue chiama sempre altro sangue. L’Italia è un paradigma perfetto. La guerra civile è, piaccia o meno, parte integrante della nostra storia. Siamo bravi, anzi bravissimi ad odiarci, a massacrarci. A prestarci, per piccoli calcoli endogeni, ai grandi giochi esogeni. E a volonterosamente offrirci, più o […]