Con la morte a Minneapolis dell’afro-americano George Floyd e con l’incattivirsi della mobilitazione anti Trump un’ondata di cieca intolleranza si è scatenata negli Stati Uniti (con pericolose contaminazioni in Europa, Italia compresa). In pochi giorni una vicenda crudele ma minore — la violenza che scorre nella società statunitense è cosa ben nota — si è trasformata nel simbolo (o il pretesto?) per una crociata ideologica che, nel nome di un antirazzismo violento, vuole imporre il diritto al “risarcimento” e cancellare le figure del passato che, a torto o a ragione, sono accusate sommariamente di razzismo, colonialismo o solo di troppo […]