I matti di Predappio e le responsabilità delle destre

Salve, buondì a tutti. Ecco Selene Ticchi, la poveretta che si è presentata il 28 ottobre a Predappio  sulla tomba di Benito Mussolini con una maglia con la scritta “Auschwitzland“. Olè. Tanta, troppa carne ma poca, pochissima materia grigia. Sulla maglietta (taglia xxl)  erano raffigurati l’ingresso del campo di sterminio nazista e i caratteri della Disney, quasi a voler suggerire un parallelo fra il lager e il parco di Topolino. Pazzie. Intervistata dal quotidiano bolognese Il Resto del Carlino, la donna — già militante di Forza Nuova — ha  provato a giustificarsi. E la spiegazione ha del grottesco: “Ho indossato […]

  

L’Africa italiana in giallo. Il nuovo libro di Giorgio Ballario

C’era una volta l’Africa Orientale Italiana, l’AOI. Il piccolo impero dell’ultima delle grandi potenze d’Europa. Una costruzione effimera, fragile ma non indegna. Anzi. A differenza dei blocchi britannici e francesi e dei loro prolungamenti olandesi, belgi e portoghesi (i tedeschi furono eliminati nel 1918), l’esperienza italiana — dal 1869 sino al 1942 e, poi, nel decennio d’amministrazione fiduciaria della Somalia (1950-60) — ebbe una sua originalità e un successo limitato ma significativo. Ovviamente, vi furono luci e ombre, successi e fallimenti, efferatezze e progresso: un mescolone arci-italiano di sentimenti, progetti, velleità, opere. Al netto, l’AOI rimane uno dei pochi capitoli […]

  

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