Rivivono i “borghi fascisti” siciliani. Ed è subito (inutile) polemica

Buone notizie dalla Sicilia. Grazie ad un Fondo speciale dell’assessorato ai Beni Culturali, tornano a vivere tre borghi rurali edificati circa 80 anni fa; un piccolo frammento dell’irrealizzato progetto di riforma agraria lanciato da Benito Mussolini il 20 luglio 1939 al fine scardinare il latifondismo (e il parellelo substrato mafioso) e creare un’inedita borghesia rurale e un nuovo sistema fondiario. Un piano decennale che prevedeva la valorizzazione di 500mila ettari con la costruzione di oltre 20.000 case e un centinaio di centri rurali; a causa del conflitto, “l’assalto al latifondo” rallentò ma si continuò a costruire e otto borghi (tutti […]

  

Galeazzo Ciano, una vita sbagliata in un tempo crudele

Era il 1982 o il 1983. Poca conta. Ero a Roma con il barone Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse — deputato aristocratico e anticonformista di un partito popolano e spesso conformista — indugiando in piazza del Popolo. Ci sedemmo da Rosati dove ci attendeva Pino Romualdi, il “padre nobile” della Fiamma e, allora, presidente dell’acciaccato vascello “tricolore”. I due iniziarono a discutere sulle solite, estenuanti, tediossime questioni di bottega missine. Poi, all’improvviso, Romualdi s’interruppe. Si alzò in piedi e salutò con deferenza un’elegante anziana signora che, casualmente, si era seduta accanto a noi. Tom, a sua volta, si capriolò […]

  

I matti di Predappio e le responsabilità delle destre

Salve, buondì a tutti. Ecco Selene Ticchi, la poveretta che si è presentata il 28 ottobre a Predappio  sulla tomba di Benito Mussolini con una maglia con la scritta “Auschwitzland“. Olè. Tanta, troppa carne ma poca, pochissima materia grigia. Sulla maglietta (taglia xxl)  erano raffigurati l’ingresso del campo di sterminio nazista e i caratteri della Disney, quasi a voler suggerire un parallelo fra il lager e il parco di Topolino. Pazzie. Intervistata dal quotidiano bolognese Il Resto del Carlino, la donna — già militante di Forza Nuova — ha  provato a giustificarsi. E la spiegazione ha del grottesco: “Ho indossato […]

  

Montanelli e il fascista Capelli. Un’amicizia spezzata

Nonostante gli imbarazzanti vigilantes del pensiero unico in questo strambo 2018 qualcuno finalmente è tornato ad indagare, scrivere e discutere della defunta RSI di Mussolini. Con serietà e serenità. Ci riferiamo al libro di Sergio Tau “La repubblica dei vinti”, impreziosito da un’emozionante prefazione di Buttafuoco, e all’ultima fatica di Pansa “La repubblichina”. Due lavori diversi ma importanti che offrono una diversa angolazione sulla tragedia della guerra civile 1943-45. L’8 settembre — la fuga del re, la viltà di generali e ammiragli, il liquefarsi dello Stato — rappresentò per una generazione cresciuta nel mito della “terza Roma”, dei “destini imperiali” […]

  

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