Nella narrazione dominante l’Africa è un immenso disastro, un continente stremato dai conflitti e dalle carestie, un “cuore di tenebra” che inghiotte ogni speranza. Ovviamente le colpe sono tutte e soltanto del rapace imperialismo europeo — e non importa che la parentesi coloniale sia durata lungo appena 80 anni, dalla conferenza di Berlino del 1884 ai primi anni Sessanta del Novecento… — e le migrazioni sono la giusta, ineluttabile e inarrestabile punizione. Dunque pentitevi e aprite subito porti e città. Una visione ideologica, superficiale e sbagliata cui corrisponde una vulgata opposta e altrettanto errata quanto perdente: beatificare defunti passati imperiali, […]