Quando eravamo una potenza…
All’interno della centrale campana con la caratteristica «sfera» che racchiude il reattore, il percorso «zona non controllata» permette di visitare la sala controllo, l’area box counter, funzionale alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi, e l’area esterna al cantiere per la bonifica delle trincee dove erano stati interrati i rifiuti radioattivi durante l’esercizio della centrale. Insomma, si potrà rivivere la storia di un Paese che un tempo era il terzo produttore mondiale di energia da fonte nucleare e che ha rinunciato (quai) per sempre alla possibilità di approvvigionarsi a costi più contenuti rispetto a quelli delle fonti fossili in nome di un ecologismo sordo e talebano. Le visite, della durata di circa due ore, saranno guidate dai tecnici Sogin che racconteranno la storia di questi siti industriali, unici nel loro genere, e il lavoro che svolgono ogni giorno con l’obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano, garantendo la sicurezza della popolazione e dell’ambiente.
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