Sogin, operazione trasparenza
Il cda di Sogin ha approvato il bilancio 2021 i cui obiettivi strategici erano migliorare l’avanzamento nel decommissioning, efficientare le risorse e portare avanti il progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico. Nonostante il difficile contesto socioeconomico, i target sono stati pienamente centrati. L’avanzamento fisico delle attività di decommissioning (che ha generato attività per 118,3 milioni di euro, risultato superiore rispetto ai 110,9 milioni nel 2020 e rappresenta il miglior risultato di sempre) è stato del 7,2%, oltre mezzo punto superiore alle previsioni di budget del 6,6%, un risultato considerevole rispetto al 28,3% conseguito complessivamente nei 20 anni precedenti. Il valore della produzione è stato di 228,6 milioni di euro (196,1 milioni nel precedente esercizio). L’Ebitda pari a 18,1 milioni di euro è sostanzialmente in linea con il 2020 (18,6 milioni di euro). Il personale di Sogin è sceso dalle 909 unità al 31 dicembre 2020 alle 867 unità ad inizio 2022, confermando il programma di razionalizzazione delle risorse umane
Confermate le previsioni del piano industriale 2020-2025 e l’impegno di Sogin ad accelerare le attività di dismissione, conseguire i risultati gestionali ed economici attesi e garantire la sicurezza degli impianti, anche grazie a una pianificazione efficiente e rigorosa in ogni fase dei lavori. Nel 2021 Sogin ha gestito la consultazione pubblica per la localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, la più grande svolta finora in Italia per un’infrastruttura strategica a beneficio del Paese. Sulla base di quanto emerso durante la consultazione, durata oltre un anno e comprensiva di un Seminario Nazionale, Sogin ha elaborato la proposta di Carta Nazionale Aree Idonee (CNAI), oggi all’attenzione del Ministero della Transizione Ecologica.
Dal punto di vista economico il risultato aziendale 2021 ha subito una flessione negativa che, tuttavia, consentirà di far fronte ai possibili esiti dell’istruttoria in corso da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), che si concluderà a luglio 2022, senza gravare sui prossimi bilanci. A tale proposito, nel corso dell’anno l’attuale governance ha proseguito l’indagine interna, avviata alla fine del 2020, per verificare la regolarità delle fasi di acquisizione e gestione dei contratti. Alla luce di tali eventi non prevedibili e a garanzia della solidità dell’Azienda, nel progetto di Bilancio 2021 si è deciso di rettificare il valore dell’immobilizzazione per 3,1 milioni di euro e di creare un fondo rischi e oneri per un importo di 9 milioni di euro. L’Ebit registra un valore negativo di 13,7 milioni di euro (-1,6 milioni del 2020) e l’esercizio 2021 chiude in negativo con una perdita di 10 milioni di euro a causa dei suddetti eventi straordinari in assenza dei quali si sarebbe registrato un risultato positivo stimato di circa 2 milioni di euro.
A livello di gruppo l’Ebitda risulta positivo e si attesta a 29,2 milioni di euro, mentre l’Ebit, al netto di ammortamenti e accantonamenti, registra un dato negativo di 4,4 milioni di euro. La buona performance registrata a livello gestionale e operativo ha consentito di mitigare gli effetti degli eventi straordinari a cui ha dovuto far fronte Sogin consentendo di limitare l’effetto sui conti e di chiudere l’esercizio 2021 del gruppo Sogin con una perdita di 7,4 milioni di euro.
«Con questo esercizio – ha dichiarato l’amministratore delegato di Sogin, Emanuele Fontani – portiamo a termine un’operazione di trasparenza dei conti che ci consente di perfezionare l’azione di discontinuità con il passato e di mettere in sicurezza il bilancio. L’aumento del valore della produzione all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare – ha aggiunto Fontani – segnala l’accelerazione nell’avanzamento del decommissioning che finalmente siamo in grado di misurare attraverso parametri più affidabili e sostanziali. Peraltro, è un dato che evidenzia l’accresciuto impatto del lavoro delle donne e degli uomini di Sogin a beneficio del sistema economico dell’intero Paese».
Wall & Street