È vero: i compiti dei servizi di intelligence prevedono che gli Stati, al fine di tutelare la sicurezza interna, finiscano con lo spiare un po’ tutti, anche i loro amici, come hanno fatto gli Stati Uniti con Silvio Berlusconi. Ora sta alla sensibilità di ciascuno di noi stabilire se questo possa essere in qualche modo legittimo oppure no. Di sicuro incontrerà minor gradimento il fatto che siamo tutti potenzialmente spiati. Ve lo abbiamo già detto attraverso i numerosi post di Alessandro Curioni sulla cybersecurity, ora ve lo spieghiamo anche attraverso un ‘analisi di tipo giuridico realizzata da Claudio Gandini, avvocato specializzato nella […]