Bluepoint Games, in occasione dell’uscita della nuova piattaforma PS5, ha deciso di riproporre un gioco come “Demon’s Souls”, vero capostipite di un genere videoludico, visto che la prima apparizione fu sulla PS3 e che Sony, almeno all’inizio, non fece molto per lanciare il titolo, davanti a una grafica poco appariscente. Invece, fu un vero trionfo. E il fatto che ora venga annoverato tra i titoli di lancio della nuova PS5 la dice lunga su come le cose siano cambiate da allora. L’idea originale di Hidetaka Miyazaki, un approccio al gioco diretto e brutale basato sull’apprendimento graduale e sulla sperimentazione, diede effettivamente la stura ad una serie fortunata di titoli che, a posteriori, vennero classificati come “Soulslike”. Questo remake di “Demon’s Souls” vuole essere una riproposizione del modello originale con una tecnica aggiornata al 2020, con qualche aggiunta marginale e non stravolgente.

Gli sviluppatori si sono attenuti scrupolosamente alla linea narrativa di Miyazaki; gli appassionati ritroveranno tutti i personaggi entrati ormai nella Storia, con le dinamiche di combattimento migliorate ma non troppo. Tante delle tecniche utilizzabili negli scontri con i nemici rimangono datate, anche se un bilanciamento migliore delle qualità si intravvede a più riprese.

Rivoluzionaria la modalità di gioco a 60 frame per secondo, che garantisce spettacolarità, fluidità e rapidità sbalorditive. La Magia rimane un elemento importante per sbloccare situazioni complicate o poter esplorare zone apparentemente precluse della mappa. La stregoneria funziona bene specialmente ai livelli più bassi, diventando difficile da gestire in quelli più alti. Qualche aggiunta, prevedibile, nella creazione dei mondi possibili, grazie al Mondo Spezzato e alla Modalità Specchiata, che rendono il Nexus più agile e vario. Utile la possibilità di variare in qualsiasi momento l’aspetto del proprio alter ego nella linea principale di gioco, con il salvataggio immediato del nuovo setting.

Rinnovamenti evidenti nella luminosità della grafica, anche se il design originale è stato mantenuto. Miyazaki prediligeva il buio e le ombre: qui Bluepoint ha preferito illuminare e far brillare i particolari, cercando di facilitare la ricerca del protagonista. Col rinnovamento del comparto tecnico anche le animazioni hanno fatto un balzo di qualità significativo, rendendo anche i nemici estremamente dettagliati e dinamici. Certo, l’Intelligenza Artificiale continua a compiere scelte, in alcuni casi, inspiegabili, che a volte disorientano il giocatore: ma sono solo particolari e piccoli difetti di un gioco ancora largamente piacevole e soddisfacente.

Un gran lavoro è stato fatto sulla colonna sonora, ora con livelli di epicità incredibili, e sulla rumoristica in generale, per sottolineare con maggior realismo ogni azione del gioco. Un’operazione ben riuscita, da chi conosce perfettamente il motore PS5, per un titolo che non mancherà di soddisfare, supportato da una piattaforma dal livello tecnico ragguardevole. Attenzione che, da poco, è disponibile un aggiornamento corposo, ovvero la versione 1.004

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