Lost in Random, fiaba gotica ben strutturata
Un nuovo prodotto di Zoink Games arricchisce la grande famiglia degli Action Adventure, “Lost in Random”. Un progetto ambizioso che la piccola casa di produzione svedese ha sviluppato con il supporto di EA Originals, creando un Indie che porterà il giocatore nelle braccia di un fato capriccioso.
La storia è presto narrata: nel regno di Random – Alea la casualità regola le vite dei propri abitanti: quindi in base al tiro di un dado, l’esistenza di ognuno si svolgerà in uno dei sei territori nei quali il regno è diviso. In questo modo le famiglie vengono disperse non appena il giovane arriva all’età adatta per essere spedito nella Valle dei Dadi. Questo sistema si regge poiché il potere è retto da un Dado Oscuro e da una Cupa Regina che affermano il loro potere assoluto.
La fiaba gotica prende le sue mosse quando la protagonista Even decide di sfidare il sistema per potersi ricongiungere alla sua sorella maggiore, Odd, finita in un diverso territorio. Fuga rocambolesca e incontro con un compagno di viaggio, Dicey, un piccolo dado scampato ad un eccidio precedente voluto dalla Cupa Regina, che le sarà di grande aiuto. I due dovranno sfidare inquietanti pericoli, vincere tenaci nemici e superare ardue imprese per poter giungere a liberare la sorella maggiore.
Per tutto il gioco ci si troverà immersi in atmosfere gotiche, cupe, misteriose: una fiaba nella quale il concetto di buono e cattivo si mischiano in continuazione, nella quale diventa necessario affidarsi ad un continuo lancio di dadi per capire in quale direzione virerà il racconto. Una ridda di emozioni si alterneranno con piacevole velocità, obbligandoci, di volta in volta, ad adattarci a situazioni al limite del ridicolo, paurose, terrorizzanti, fastidiose o rilassanti.
Nello svilupparsi della narrazione, grazie alla quale saremo costretti a visitare tutti e sei i territori del regno, faremo incontri eccezionali, ammireremo paesaggi mozzafiato e dovremo spesso confrontarci con nemici agguerriti e meglio equipaggiati di noi. Le meccaniche di gioco sono semplici, il ritmo mai eccessivamente veloce o lento. A lungo andare, se proprio dobbiamo essere pignoli, i nemici coi quali confrontarci tendono ad essere piuttosto ripetitivi. Ma il gioco in sé è coinvolgente; con circa venti ore di impegno dovrebbe essere agevole portare a termine la missione principale. Rimangono poi un certo numero di missioni secondarie che sono utili per arricchire il proprio bagaglio di esperienza all’interno di una fiaba gotica molto ben strutturata. Ottima qualità grafica, un sonoro attento e puntuale, un doppiaggio di qualità. Un titolo da non lasciarsi sfuggire.