Frittata di Piddì

Ricapitoliamo. Una ragazza italiana di origine nigeriana, Daisy Osakue, atleta promessa del disco, viene colpita da un uovo in pieno volto per le strade di Moncalieri. La giovane – dopo qualche avveduto consulto – urla al gesto razzista. La stampa libera e perbene – che coraggiosamente combatte l’odio in ogni sua manifestazione e che prima di scrivere “islamico” in caso di attacco terroristico impiega una settimana perché «non bisogna trarre conclusioni affrettate», perché «è incivile generalizzare» – dopo aver appurato la vicenda con il consueto zelo investigativo… carica le proprie pagine digitali e cartacee a pallettoni: «Italia razzista», «Odio cieco», […]

  

Staffetta fra ipocriti

In queste ore, testate online, social media, autorevoli intellettuali, politici e conferenzieri come Roberto Saviano, Enrico Rossi e Matteo Renzi, si stanno passando il testimone per celebrare le staffettiste azzurre vincitrici della medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo (Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo, Libania Grenot). Le atlete  stanno così sventolando come simbolo di un’Italia tollerante, inclusiva, dove le razze e le culture sono tutte uguali: «I loro sorrisi sono la risposta all’Italia razzista di Pontida»; «Sono la risposta italiana a Pontida. L’Italia multiculturale nata dal sogno repubblicano non verrà fermata»; «Sono tutte italiane le ragazze che hanno vinto la staffetta […]

  

“Beh sì, sono razzista!”

Poiché ciò che riportavo sui link e sulla loro possibile tassazione ha avuto autorevole conferma da Messora-Foa, forse è il caso di scatenarci finché siamo ancora a polpastrello libero. Riporto così un paio di collegamenti (in italiano e in lingua originale) al film La Crisi!, che ritengo insuperato nella sua eloquenza antidiscriminatoria. Il lungometraggio di Coline Serreau risale addirittura a 26 anni fa, ma l’attualità dei dialoghi è disarmante. Il razzismo esplicito dei sempliciotti, il pericolo Le Pen, il maieutico supporto delle classi colte e civili, le eccellenti qualità domestiche dei filippini. Nel lagnoso balbettare di quel badalone accovacciato si […]

  

Benefattori di colf

La più grave crisi che il mondo occidentale si trova innanzi dalla fine dei sanguinosi conflitti del secolo scorso – l’immigrazione di massa – avrebbe una soluzione piuttosto semplice. Sul filo del rasoio di Occam, mi pare di poter affermare quanto segue. La nostra società si divide in buoni e cattivi. In virtuosi e meschini. E’ ormai acclarato. Filosofi, scienziati, matematici, sociologi, politologi, analisti, giornalisti, Maurizio Martina, ce lo hanno dimostrato. In egoisti e altruisti. In fascisti, o comunque reazionari, e progressisti. Le comunità statuali non ne sono che il superabile riflesso imperfetto. Ci sono Stati buoni, ovvero con una […]

  

Rom e “razza ebraica”

Molto di ciò che avevo scritto pochi giorni fa a proposito di La7 e del suo telegiornale è stato confermato ieri sera con eloquente tempestività. L’esternazione di Enrico Mentana durante il notiziario delle 20 sul censimento rom ha addirittura rilanciato in bluff sul tavolo da gioco della manipolazione. Se nel pezzo precedente ero stato analitico, qui sarò sintetico. Il parallelismo fra la proposta di anagrafe avanzata da Matteo Salvini e la schedatura della razza ebraica paventato da Mentana è un volgare accozzo di fallacie logiche. Si parte con un argumentum ad populum (ma populista non era proprio il leader leghista?), […]

  

Siete vomitevoli!

La pavida ipocrisia lascia sempre traccia del suo passaggio come un gastropoda senza guscio. E lo fa con una bavosa scia di contraddizioni. La più viscida di questi giorni riguarda l’accoglienza. Per mesi si è sacrosantamente tuonato – da giornali, tv, radio, agenzie di stampa, sui social – alla recrudescenza xenofoba in Italia. Gli intemerati patrioti di Repubblica già mesi fa scrivevano a malincuore di “piramide dell’odio”, segnalando che nel nostro Paese si verificano addirittura “5 casi di discriminazione al giorno”. I predicatori del vero in onda su La7 ci hanno coraggiosamente raccontato la nazione per come è, fuor di […]

  

Contromano

Come annunciato qualche settimana fa, ho scelto di recarmi all’Anteo Palazzo del cinema di Milano per assistere all’ultimo film di Antonio Albanese. Se il chiacchiericcio di questi giorni si concentrerà su Berlusconi e Sorrentino o sui tragicomici editoriali di Michele Serra – già ben conosciuti da chi bazzica questi quaderni – ho deciso di andare Contromano poiché la vicenda è ambientata a pochi metri da dove abito e coinvolge un cittadino che potrebbe essere uno dei miei vicini, impegnato a relazionarsi con un’immigrazione sempre più estroversa. Subodoravo la morale della favola prima ancora di assistere allo spettacolo, ma non volevo […]

  

Liber# e bell#

Lascio a voi i commenti sul manifesto, sine ira et studio. Oggi questo blog compie un anno. Ma se il 28 febbraio 2017 l’oasi del deserto globale era malinconicamente ironica, ora non lo è più. Siete la mia oasi e siete favolos#, medicamentos#. Facciamo adorabili… che è unisex.            

  

La Meloni ha i coglioni

Vedere questo donnino è rinfrancante, inebriante. E lo dovrebbe essere a maggior ragione per chi, a differenza nostra, contesta la logica eteronormativa, perché ha due coglioni di berillo. Seguirla in questa campagna elettorale sempre accerchiata da tartufi fumanti, torchiata, imprigionata nel corpo, eppure mai sottomessa nello spirito, seppur prostrata fino ad arcuarsi esausta sui tavoli dei talk show, suscita ossequio. Questa sera, ancora, nell’acido-solforoso studio di Otto e mezzo, molestata dalle petulanti moine borghesucce della Guerritore come dall’impetuoso timbro del primo trombone, Zucconi, è stata mirabile. Ferrigna senza farsi tignosa, penetrante e mai stronza, fulminea nel repellere le arie venefiche […]

  

Xenofobofobia

«Che si dia agli stranieri la colpa dell’emergere di episodi di xenofobia… è come dare agli ebrei la colpa del nazismo», ha dichiarato pochi giorni fa Emma Bonino. Questa falsa analogia è la Summa Theologiae della religione senza Dio e senza Ragione cui siamo chiamati a convertirci. Sarebbe facile rispondere con un’altra fallacia strutturale per fare arrossire la Bonino; basterebbe infatti riproporla così: «Che si dia agli italiani la colpa di vivere con apprensione l’immigrazione clandestina… è come dare ai nativi americani la colpa di aver accolto con timore i futuri artefici del loro genocidio». Ma metterla sul piano logico […]

  

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