Ritratti: Mario Monti

Il cappotto in Loden è un campione del classico internazionale virile, che emana dal tessuto – armatura e mano – dalle cromie originarie come dalla foggia… i suoi natali rustici, il quotidiano contatto con l’aria aperta e infine la confidenza con pratiche venatorie. Quando la borghesia urbana si impossessò dei capi di ispirazione campagnola o montana, li plasmò, li addomesticò, li snaturò, fino a farne indumenti da città. E da una mantella per contadini tirolesi e poi da nobili cacciatori austrungarici, arriviamo al capospalla degli austeri economisti della Luigi Bocconi. In questa transizione del vestire c’è il filo fantasma di […]

  

L’Europa che vorrei

«L’unica cosa che funziona dell’Europa è la squadra di Ryder», scrissi il 28 settembre 2014, dopo il successo dei Blu a Gleneagles. Domenica Team Europe ha vinto di nuovo il massimo trofeo a squadre di golf, superando con irrisoria facilità il “Dream Team” statunitense. E’ il settimo successo nelle ultime nove edizioni per i giocatori del vecchio continente. E se l0 spettacolo tecnico è stato appannaggio dei soli appassionati, quello umano è arrivato a tutti, rinnovando, acutizzando la constatazione di allora. Un’Europa in festa, raggiante, unita nelle differenze. Un’immagine di conciliazione trionfante che ridicolizza il meschino recital della politica comunitaria: […]

  

Surrealismo burocratico

In questi quaderni abbiamo più volte bersagliato e sbertucciato plutocrazie, finanzocrazie, eurocrazie, che con ottusa albagia si illudevano di portare a pascolare i rivolgimenti democratici a loro capriccio come caproni incomprensibilmente riottosi. In realtà per osservare ingloriosi esempi di vanagloria pedantocratica è sempre stato sufficiente avere a che fare con i nostri burocrati regionali. Prendiamo una storia calabrese. Di paradigmatica eloquenza. Le tecnicalità sono come sempre caricaturali e quasi inestricabili, per cui non vi annoierò spaccando i riferimenti normativi in quattro, ma il non sequitur amministrativo brilla come una gemma di surrealismo alla Nino Frassica. Il politico cosentino Gianpaolo Chiappetta […]

  

I Conte tornano

Con buona pace di Cottarelli, poco più di quattro giorni dopo aver rimesso il mandato a Mattarella ed essere stato spernacchiato con brio irresistibile dalla vulgata spread-oriented, Giuseppe Conte si ripresenta al Quirinale con un salace: «Ben ritrovati!». Ma ora non voglio spendermi in oracoli sul nuovo esecutivo, quanto descrivere come è stato accolto dai falsari culturali di cui parlavamo nei giorni scorsi. L’hanno presa bene, non c’è che dire! Se prima del voto avevo vaticinato la disfatta dei puzzacchiotti Gedi e dopo le elezioni il prevedibile farneticare dei sobillatori scornati, ora mi godo, insieme a voi, la sinistra reazionaria […]

  

Governo Cottarella

Se ieri abbiamo indirizzato parole ispide nei confronti della massima carica dello Stato, a nostro mite avviso vile nell’appecoronarsi a imperativi sovranazionali, oggi dobbiamo fare presta ammenda. Resosi conto di aver lanciato un messaggio velatamente antidemocratico al Paese, di aver insinuato il sospetto nella cittadinanza che il suffragio universale stia alla direzione della Cosa pubblica come il bambino sta alla guida dell’auto di papà mentre siede sulla sue ginocchia, di aver castrato i rigurgiti anti-austerità, anti-establishment e gli slanci verso una ritrovata sovranità e una agognata prosperità da parte degli elettori, il Presidente della Repubblica ha dato prova di tempestivo […]

  

Emergenza democratica

Da molti anni vediamo aleggiare l’espressione “emergenza democratica”. Se ne parlò e se ne scrisse tanto sulla Rai, su Micromega e Repubblica nei 1.287 giorni del Berlusconi IV, e ancora, un po’ ovunque, con l’arrivo di Grillo e dei 5Stelle, quindi con l’avanzare del nuovo “Lepenismo” e del “Salvinismo”. Ora, che viviamo un’emergenza democratica autentica, diviene evidente la dissimulata ambivalenza sintattica che ne ha sempre definito la natura. Scendere i gradini dell’ordinamento grammaticale fino ai più elementari momenti di analisi logica non è pedanteria; piuttosto necessario esercizio di disinganno. In questo acquisito sintagma, “democratica” non è, come abbiamo sempre ritenuto, […]

  

Falsari culturali

«I miei amici tedeschi si sono molto irritati… però… devono prendere atto – infatti dopo mi hanno capito – che il modello di economia e quindi di società (per cui siamo in pieno Marx, in cui l’economia determina la politica) che loro continuano ad applicare… è lo stesso modello del Piano Funk del 1936, il Ministro dell’Economia nazista, il quale aveva proposto quanto segue: la Germania doveva essere il Paese d’ordine, tutte le Monete dovevano comportarsi come il Marco tedesco, l’industria la sapevano fare solo i tedeschi quindi era giusto che si specializzassero, e il resto dei Paesi, Italia compresa, […]

  

Commissario alle espulsioni

Ora che i fratelli della misericordia delle cooperative hanno visto arretrare i propri avamposti istituzionali, è bene che il primo governo utile nomini un Commissario straordinario alle espulsioni. L’espulsione dello straniero è una facoltà degli Stati sovrani e una riconquista della sovranità è per noi imperativa, vitale, perché senza sovranità non può esserci libertà. E libero è chi vuole ciò che deve. Sceglierei un militare, servirebbe un Montecuccoli del pattugliamento e delle fortificazioni di confine, ma accontentiamoci. Prerogative del ruolo saranno anche la supervisione delle politiche dei rimpatri e l’organizzazione dei campi dove verranno prese in esame le richieste di […]

  

Ficologia

Un rapido studio sulla figura di Roberto Fico ha portato alla luce due inopinati dati di fatto. Il primo riguarda la vilipesa facoltà di Scienze della comunicazione: dileggiata, sbeffeggiata, spernacchiata dagli analisti come dai bidelli delle elementari. Mentre ancora ci ronzano nelle orecchie le punture di Vespa del 2009  – “una sola preghiera a ragazze e ragazzi: non vi iscrivete a Scienze della comunicazione… non fate questo tragico errore che paghereste per il resto della vita” – appuriamo che dopo una tesi sull’identità sociale e linguistica della musica neomelodica napoletana… l’ex studente Fico è ora la terza carica dello Stato. Quindi […]

  

Marine lumière

«Il movimento En marche! di monsieur Macron è una professione di fede, fede nel nomadismo. Nella Francia di monsieur Macron marciare significa essere nomadi, come i migranti e gli espatriati fiscali. Il nomadismo che rinuncia ai doveri, che rinuncia alla fedeltà, alla parola data, alla volontà di costruire qualcosa di duraturo nella propria terra; che si afferma come teoria, come dottrina a fondamento di un immigrazionismo scatenato. Il nomadismo è la negazione dei nostri valori di civilizzazione. Rappresenta il rifiuto dell’appartenenza, della responsabilità, dell’autorità; l’unica autorità riconosciuta è quella del danaro, il solo potere è la forza di chi lo possiede. Il […]

  

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