Terroristi della tolleranza

You must RUN, HIDE, TELL. Questo il vivido tweet della City of London Police dopo gli «incidenti» di questa notte. Correre, fuggire verso un posto sicuro; silenziare i telefoni e barricarsi; chiamare il 999. Allarmante ed esilarante vademecum – se anche nel tragico si preserva il senso del ridicolo – di una comunità sotto assedio, la nostra. Inebetita, inerme, impotente. «Integralisti dell’accondiscendenza» avevo titolato il 30 maggio. Ma forse non è più il caso di essere così accondiscendenti. Siamo nelle mani di autentici terroristi della tolleranza; criminali di pace che hanno sgozzato la verità minimizzando l’orrore, esorcizzandolo con una benevolenza […]

  

Gli integralisti dell’accondiscendenza

Lo stato di guerra in cui viviamo ha due fronti: il primo è contro i musulmani radicalizzati e chi li manovra; il secondo contro gli integralisti dell’accondiscendenza, complici imbelli o subdoli del nemico. Nei riguardi dei primi, ardimentosi nella demenza fanatica o spietati nella brama colonizzatrice, è inevitabile l’esitazione. Verso i secondi no: vanno epurati istantaneamente e definitivamente. Per identificarli, tuttavia, è innanzitutto necessario alzare il velo alle false accezioni. L’accoglienza, che è ormai vocabolo brumoso, non deve essere confusa con l’accondiscendenza, perché in tal caso continueremo a dibatterci nella malta dell’equivoco: la prima è un dovere cristiano, come Gesù […]

  

La sacralità del matrimonio

Oggi, all’altare di un’antica chiesa di campagna, si è celebrato un rito nuziale. Uno dei tanti di questo maggio assolato. Ho amici squisiti che sono da poco convolati, quindi non mi spenderò in commenti sull’istituzione in sé, benedetta dal Signore e dalle wedding planner. Cionondimeno questi cerimoniali, fra catabasi e anabasi, sono spesso un traumatizzante estratto della precarietà relazionale fra l’umano e il divino. Il più eclatante, perché in violento attrito con l’inviolabilità del sacramento. E quella che segue non è una ricostruzione caricaturale, una parodistica carrellata di convitati, ma un accidentale quanto esatto reportage di gelida cronaca rosa. La […]

  

I Malpensanti

Pochi giorni fa, dal pergamo multimediale della propria pagina Facebook, Vittorio Sgarbi si è lasciato andare a un’accusa nei confronti dei protocolli di sicurezza in uso negli aeroporti, giudicati sinistramente simili alla prassi dei lager, e con la consueta infiammabilità retorica ne ha demolito gli agenti, accusati di livellare alla cretineria della procedura anche gli innocenti passeggeri. Naturalmente la penso allo stesso modo. Tuttavia trovo che aggredire il cerimoniale non sia sufficiente per evidenziarne l’assurdità. L’insensatezza della finta sicurezza non si evince tanto dallo zelo inquisitorio di una procedura molesta e ostile, che sembra volerci scannerizzare persino le scoregge per […]

  

Vita di coppia

«Convivo da una settimana e non trombo già da quindici giorni», annotavo amaramente un anno fa. A dodici mesi di distanza il mio approccio si è fatto più disincantato. La coabitazione coatta direziona il telescopio rifrattore del nostro cuore su di una nuova galassia del sentimento, dove tutto trova autenticità nel suo significato più letterale, come i verbi «scopare» e «sbattere». La tradizionale scala di valori che eri solito salire e scendere mano nella mano con la tua compagna si trasforma nella rampa di Suspicion, dove anche un bicchiere di latte può essere avvelenato, per cui vivi nella sinistra sensazione […]

  

Il vegano soffre come un animale

Sulla questione veganismo-vegetarianismo-animalismo devo confessare ambivalenza. Riconosco di viverla con afflizione e tormento. Da un lato, al palato, ho sempre amato carni e salumi più di ogni altro alimento; sono di Piacenza, quindi l’inclinazione segue la cultura gastronomica, o viceversa. Dall’altro, non riesco a mangiare animali di cui ho avuto esperienza domestica o con cui ho sperimentato una qualche empatia: quindi cavalli, agnelli, conigli. Oltre a cani e gatti. Probabilmente, se avessi avuto maialini, vitellini o anatroccoli in giro per casa, oggi sarei vegetariano. Ma so essere un’ipocrisia o al meglio una posizione arbitraria. Anche perché il discorso andrebbe allargato […]

  

I peggio abbigliati

  Dopo aver raccontato i meglio vestiti sul pubblico palcoscenico, è giunto il ferale momento di descrivere i peggio abbigliati. La palette di tonalità tende all’infinito, così mi limiterò a trascegliere macrocategorie il più possibile esemplari, dalle quali ho escluso quella degli hipster sessualmente equivoci, perché per essa ci sono i fashion blogger.   In questa discesa negli inferi del cattivo gusto è necessario iniziare dai traditori, dagli impostori, ovvero da coloro i quali pur padroneggiando il classico internazionale, lo profanano, lo degradano, lo riducono a caricatura. In questa divisione spiccano Gianluca Vacchi e Lapo Edovard Elkann. I due non […]

  

I meglio vestiti

Una delle più insopportabili stramberie della contemporaneità è l’attitudine a giudicare fatuo chi parla di abbigliamento maschile. Se a nessuno viene in mente di considerare puerile e sciocco chi si preoccupa del risultato di una partita di pallone o del finale di una serie tv quando c’è tanta gente che ha neppure i soldi per l’HD, è sufficiente fare un singolo commento relativo a pochette o gemelli che si passa per frivoli salottieri, colpevolmente ignari dei crucci del mondo. «Ditemi che ho sbagliato una battuta, ma non che ho sbagliato una cravatta», ammoniva David Niven, uno degli uomini più distinti […]

  

Mamme Vs Figlie

«Tu sei lo specchio di tua madre e lei in te rievoca il bell’aprile della sua giovinezza». Per comprendere l’involgarirsi del femminile che abbiamo esaminato qualche giorno fa non basta squadrarlo da una prospettiva virile; serve altresì investigare il vincolo fra mamme e figlie, gineceo dove si fila una relazione destinata ad armare il nostro tessuto sociale. Un tempo luogo di comprensione e complicità sembra oggi sempre più teatro di cimento, di competizione; dove si percepiva fiducia e solidarietà, oggi si respira sospetto e antagonismo. Come mai? La ragione va ricercata nel feticcio della giovinezza, che non permette più alle […]

  

Fini e l’amore

L’amore è un sentimento involontario. Ne conveniamo. Ma ciò non significa che non sia rivelatore. E’ senza dubbio inopportuno colpevolizzare lo scornato del caso per essersi innamorato di un coglione integrale o di una diabolica megera, ma lo si può pesare, stimare. Se poi è un politico di professione, si ha il dovere civico di farlo. Un governante va osservato, in filigrana, anche attraverso le relazioni più intime. Non esclusivamente da quelle che interessano il trastullo, come impone la pruderie abituale ai repressi dell’etica e ai castrati dell’intelletto; bensì da quelle che espugnano e costringono alla resa il cuore, perché […]

  

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