Paul Newman e la Brigata ebraica

“Signor Ben Canaan, anche se otterrete la spartizione e uno Stato libero ebraico, gli arabi non ve lo lasceranno: 500mila ebrei contro 50milioni di arabi? Non potete vincere”. “Beh, tenteremo”. Siamo a Cipro, nell’immediato secondo dopoguerra. Salita sul ponte di comando della “Olympia”, l’infermiera americana Kitty Fremont tenta di dissuadere dal suo proposito, apparentemente folle, un “ufficiale” dell’Haganah impegnato nella missione più importante: salvare 600 ebrei conducendoli da Famagosta all’unico posto in cui possono essere liberi: la Terra promessa. E’ uno dei dialoghi centrali fra i protagonisti di un kolossal che proprio in questi giorni compie idealmente 60 anni: Exodus. […]

  

Quella foto del 1932 e le luci che vincono le tenebre

Questa immagine è stata pubblicata lo scorso anno dal World Jewish Congress ed è diventata un simbolo. Si tratta della foto scattata a Kiel da Rachel, moglie del rabbino Akiva Posner. Siamo a Kiel, e una Chanukkiah appare sul davanzale della finestra, mentre sullo sfondo c’è una bandiera nazista. Era il 1932, un mese prima dell’ascesa di Adolf Hitler. In tedesco, Rachel scrisse sul retro: “Morte a Yehudà, dice la bandiera; Yehudà vivrà per sempre, rispondono le luci”. La vicenda, ricostruita dallo Yad Vashem, è riportata da Moked: il rabbino filosofo guidò la comunità di Kiel ancora per un anno, […]

  

Il manifesto pro-life (rimosso) è un caso. “Censurato chi difende la vita”

Il tema è delicatissimo e spesso rimosso dalla pubblica opinione. E molti sono gli approcci e le sfumature possibili quando si parla di vita e di interruzione di gravidanza. Molti, dal fronte pro-life, interpretano il loro impegno come una concreta azione a sostegno delle donne che (non) intendono ricorrere all’aborto. Altri, con stile e approccio del tutto diverso, preferiscono azioni che colpiscono, che suscitano discussione e polemiche. Un caso paradigmatico è quello del manifesto comparso nei giorni scorsi a Milano e poi rimosso. Un’immagine forte, che evocando la favola di Biancaneve equipara la pillola abortiva Ru486 a una mela avvelenata. […]

  

La morsa di Pechino: condannati i tre leader democratici di Hong Kong

“Non molleremo” ha urlato Joshua Wong prima di essere portato via, verso quel carcere cui lo hanno destinato il regime di Pechino e le locali autorità filo-cinesi. Il volto simbolo del movimento per la libertà di Hong Kong – lo riporta “Hong Kong Free Press“- è stato condannato a 13 mesi e mezzo di reclusione con l’accusa di aver organizzato e promosso nel giugno dello scorso anno un raduno non autorizzato. Ma la mannaia del tribunale si è abbattuta stamani su altri due leader del movimento per la democrazia. Insieme a Wong, sono stati condannati anche gli attivisti Agnes Chow e Ivan […]

  

Chi non vede la differenza fra Israele e l’Iran

Come sempre, sdegno per Israele e per gli Usa.  Sta per chiudersi un anno pieno eventi tragici, e speriamo irripetibili. Ma su un fronte almeno, sta per chiudersi esattamente come è iniziato: col biasimo sdegnato nei confronti degli Usa e di Israele. Ricordate? Era il 3 gennaio quando fu ucciso il generale Qasem Soleimani, capo della Brigata santa delle forze “Quds“, l’unità delle Guardie della Rivoluzione iraniane responsabile per la diffusione dell’ideologia khomeinista fuori dalla Repubblica Islamica. Molti condannarono quell’azione senza alcuna esitazione e senza una parvenza di equilibrio. In certi casi, gli stessi che avevano contestato gli interventi militari statunitensi sostenendo […]

  

Coronavirus, Fontana spera nella ricerca israeliana

La speranza risiede in Israele e nella sua capacità di ricerca medica e scientifica. Anche la speranza di Attilio Fontana, il governatore lombardo protagonista assoluto del caso Coronavirus e notoriamente molto amico di Israele. A rivelare questa speranza, e questa fiducia, il nuovo ambasciatore di Israele Dror Eydar, che ieri pomeriggio ha scritto una lunga “cartolina da Roma” sul caso, un articolo pubblicato su Israel today. “L’altro giorno – ha detto – ho parlato con Attilio Fontana, governatore della Lombardia, una regione ricca di industrie, di cui Milano è capoluogo”. “Volevo esprimergli la mia solidarietà e l’augurio per la salute […]

  

«Antisemitismo, Sala non si limiti a tagliare i nastri»

Walker Meghnagi, past president della Comunità ebraica, che significa Memoria? «Mi rifaccio al testamento di rav Laras, grande rabbino capo e grande uomo, che aprì con un altra grande figura come il cardinal Martini il dialogo fra cristiani ed ebrei. Laras spiega che la Shoah ha segnato per sempre la sua esistenza. Ma aggiunge che la Giornata della Memoria è anch’essa arrivata a una crisi di senso e di comunicazione». Le pietre di inciampo sono un ricordo toccante e doveroso, non le pare? «Sono belle, ma serviranno per le prossime generazioni. Sollecitano la memoria, devono essere fatte, perfetto, ma io […]

  

Gesù ebreo e la Palestina

Dopo cento volte che leggo di presepi popolati di arabi vorrei sommessamente ricordare che, salvo macchine del tempo, gli arabi a Betlemme sono arrivati circa sei secoli dopo. Gesù era ebreo. Ovviamente e inconfutabilmente ebreo. Era circonciso, celebrava la Pasqua ebraica, pregava in sinagoga. Mi dispiace per il pugile triestino, ma anche nel catechismo della Chiesa cattolica, che cita Luca, si legge che Maria era “una figlia d’Israele, una giovane ebrea di Nazaret in Galilea, «una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe». Quanto al “Gesù palestinese”, bisogna tener presente che il nome Palestina fu ufficialmente […]

  

Sit-in dei giovani iraniani in piazza Cordusio: “Contro la repressione”

“Protestiamo contro ciò che accade in Iran”. “Contro la repressione”. Alcune decine di giovani iraniani si sono radunati ieri sera in piazza Cordusio, in pieno centro di Milano, per manifestare vicinanza con i concittadini che a Teheran e in altre venti città stanno rischiando la vita, con le forze di sicurezza che sono accusate di reprimere le proteste nel sangue, mentre il regime minaccia la forca per il leader della contestazione – nata per lo più pacificamente – e oscura internet e gli altri mezzi di comunicazione. Oggi è stato il sesto giorno consecutivo di contestazioni,  i cecchini sparano dai tetti e […]

  

Alle presidenziali tunisine corre il liberale Baatour, che a Milano…

Passi avanti in Tunisia, che si conferma un piccolo faro nel mondo arabo-islamico, un laboratorio di grande interesse sulla possibile compatibilità con le istituzioni democratiche e lo stato di diritto. Alle elezioni presidenziali, fissate per i primi di novembre,  si è candidato Mounir Baatour. Leader del partito liberale,  avvocato di orientamento chiaramente laico, Baatour considera i partiti islamisti “un incubatore di estremismo” ed è impegnato nella tutela dei diritti delle minoranze. Propone il pieno godimento dei diritti politici per i non musulmani, si batte per i diritti degli omosessuali ed è attivista del principale gruppo per i diritti Lgbt, Shams, in un […]

  

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