L’auspicio è che Mattarella batta subito un colpo. E lo batta forte!
Il bombardamento mediatico ha oltrepassato ogni sopportazione umana e trascorrere l’autunno e l’inverno in questo modo potrebbe rivelarsi una prospettiva devastante per la salute psichica. Perché, una cosa è l’esercizio doveroso e necessario di una “libera” informazione, un’altra è la ricerca degli indici di ascolto attraverso un cannoneggiamento ossessivo, martellante, ripetitivo, ormai anche monotono, ma di sicuro angosciante. E perché rammentare ad ognuno di noi, dodicimila volte al secondo, il solito frasario statistico, con morti e intubati futuribili, non ci tirerà fuori dalla pandemia ma, al contrario, amplierà il panico fino a renderlo ingestibile.
Per quanto possa essere al limite delle prerogative costituzionali di un presidente della Repubblica mi auguro che, quanto prima, oltre a dare una sveglia a quei cialtroni che sono al governo e alla guida di molte regioni, esorti tutti i media al senso di responsabilità.
Trovi, il presidente, il modo e la forma per intervenire nel dibattito pubblico. Ma agisca!
I problemi li abbiamo sotto gli occhi. Ma questa volta le colpe sono tutte di una classe politica sciatta, impreparata, criminale e stolta che sapeva tutto da giugno. E i media, tutti i media, provino a puntare l’indice sui potenti e lascino perdere il singolo cittadino.
Tag: