Ancora sul Salone del Libro

Stamane leggo cose inquietanti, offensive e ributtanti sui quotidiani… ed in Tv è ancora peggio Non faccio nomi per via delle querele ma il fior fiore del giornalismo italiano, e cioè in linea di massima il puttanaio più fetido che ci sia in giro, si interroga con la consueta boria sulla presenza di ”certe case editrici” al Salone; sul fatto che la polemica rischi di dare spazio a queste ”inutili e insignificanti” realtà e possa ottundere la mente dei liberi e democratici intellettuali che vorrebbero andare in Fiera con l’intento di parlare d’altro e che invece si vedono coinvolti in […]

  

Cioran, lo scettico estremo

Un saggio su Emil Cioran, articolato e denso di aneddoti e notizie, è stato da poco ripubblicato da Lemma Press con il titolo Cioran. Ritratto di uno scettico estremo (pp.322, euro 22). Autore è quel Bernd Mattheus, scrittore, saggista e traduttore tedesco, già biografo di Antonin Artaud e Georges Bataille.  Un lavoro che ripercorre la biografia umana e professionale di uno dei più grandi pensatori del Novecento,  e che è arricchito da una utile prefazione di Vincenzo Fiore che riportiamo qui di seguito.  *   *   *   *   *   *   *   *   *   * Gli equivoci del genio                                            […] sicché non vivono […]

  

Cioran, l’insonnia dello spirito

Da qualche giorno è nelle librerie questo volume su Emile Cioran dal titolo L’insonnia dello spirito. Lettere a Petre Țuțea (1936-1941) pubblicato per i tipi di Mimesis (pp.85, euro 6) e curato da Antonio Di Gennaro, il quale già in passato avevo dedicato diversi lavori all’intellettuale rumeno e che qui arricchisce il testo di una utile prefazione. Ne ripropongo, di seguito, brevi passi tratti dalla quarta di copertina in modo che possano solleticare l’interesse del lettore su un pensatore come Cioran che, come si legge nella presentazione  rappresenta una delle voci filosofiche di maggior rilievo nell’ambito del “pensiero tragico” contemporaneo e […]

  

Il pensiero ribelle

Da pochi giorni è uscito il mio nuovo libro, Il pensiero ribelle (Idrovolante dizioni, p.340) in cui tento di rintracciare delle connessioni tra una cinquantina di personalità del Novecento, diverse per sensibilità e orientamenti, come D’Annunzio, Longanesi, Gómez Dávila, Ezra Pound, Dugin, Thomas Mann, Zolla, Guareschi, Mishima, Heidegger, Cioran, Corridoni, Spengler, Drieu la Rochelle, Carl Schmitt, Robert Musil e altri ancora. Quello che segue è il paragrafo dedicato a JRR Tolkien. ************ Tolkien, il cammino che disorienta Come più volte ribadito, i percorsi del ribellismo possono essere eccentrici, vari e insoliti. I mondi di J.R.R. Tolkien (1892-1973), filologo e accademico, […]

  

I grandi scrittori? Tutti di destra

Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone del Libro, lo dice a chiare lettere. O meglio, lo fa intendere, ma in maniera abbastanza chiara: anche quest’anno sarà un fortino auto-celebrativo per la cultura progressista. E ne fa addirittura una questione di quote. A leggere la realtà, ogni dieci scrittori, a suo dire, ben otto sarebbero progressisti, i restanti due conservatori, anarchici di destra o similari. Per tale motivo, ha sentito la necessità di invitare solo uomini di cultura dichiaratamente di sinistra e fare ”selezioni all’ingresso”. Non entriamo nel merito di questa stantia differenziazione; tuttavia, a Lagioia, rispondiamo con una articolo di […]

  

Quell’incontro segreto Marinetti/Majakovskij

  Chi non ha mai pensato di vivere, almeno una volta, e non in una diversione onirica, una vicenda come quella capitata al protagonista di Midnight in Paris, il film di Woody Allen? Ritrovarsi ai rintocchi della mezzanotte, ad essere prelevato da una vecchia Citroen e riportato nell’epoca che più si predilige. Nel caso in questione, gli anni Venti. Girare in quella Parigi viva e culturalmente frenetica, e magari incontrare Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda, Modigliani, Picasso o Ernest Hemingway, e passare con loro lunghe notti al tavolo di un bar, perdendosi tra fumi, alcol e donne mentre […]

  

Solo un filosofo ci può salvare: elogio di…

Ripropongo qui, l’intervista fattami da Matteo Fais per Pangea.news *   *   * Solo un filosofo ci può salvare: elogio di Roger Scruton, il conservatore ambientalista, che difende le identità e l’idea di arte come redenzione. La parola “conservatore” di per sé non ispira mai reazioni positive, solo astio, antipatia viscerale e un’aprioristica refrattarietà. Sarà forse per questo che qui a Pangea non abbiamo saputo resistere, data la passione per i reprobi che ci caratterizza, e siamo andati subito a leggere l’introduzione al pensiero di Roger Scruton appena uscita per la Fergen e scritta da Luigi Iannone, sferzante firma de “Il Giornale”. L’autore dell’agile volume propone una panoramica veloce, […]

  

Terza via. Un modello sociale praticabile?

INVITO ALLA LETTURA Segnalo ai lettori questo volume di Francesco Carlesi dal titolo La terza via italiana. Storia di un modello sociale, uscito per Castelvecchi editore (p.175, euro 23), che ripercorre in maniera analitica tutte le tesi a sostegno di un modello che ha avuto, ed ancora avrebbe, la pretesa di porsi in una posizione intermedia, o meglio ”altra”, rispetto al capitalismo e al socialismo. Una proposta per molti azzardata, per altri ”sperata”, tuttavia sempre molto dibattuta. Di seguito, riporto la quarta di copertina e alcuni cenni biobibliografici dell’autore. *  *  * «Tra le due guerre, la teoria corporativa – che […]

  

Roger Scruton, il filosofo conservatore

Chi è Roger Scruton? Quali idee cerca di diffondere? Come può essere definita la sua filosofia politica? Cerco di spiegarlo nel mio nuovo libro (pp.116, euro 10), uscito qualche giorno fa, per le edizioni Fergen, dal quale ho tratto questo piccolo brano iniziale che in questa sede ripropongo.                                                                                                  *     *    […]

  

L’ossessione del politicamente corretto

Vari concetti utilizzati nel dibattito pubblico sono potenti da incidere fortemente nelle singole vite di ognuno. Eppure l’unica vera ossessione del nostro tempo è rinserrata nella magmatica formula del politicamente corretto che tutto ricomprende. Una mania tramutatasi, nel giro di qualche decennio, in ideologia, e perciò in pratica politica. Un modello censorio e totalizzante capace di delegittimare l’avversario tacciandolo con reiterati cliché (razzista, antidemocratico, xenofobo, sessista, intollerante). Una ortodossia che, attraverso censure e divieti, esercita coercizione pure sul lessico, con una potenza di fuoco che è stata capace di piegare tanti di coloro i quali si pregiavano di essere degli […]

  

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