De Benoist e la critica al liberalismo

È ancora possibile impedire che il nostro pianeta e la nostra società si trasformino in un immenso mercato? Esiste un legame tra la propaganda liberalista e il cosiddetto pensiero unico? Parla di questi temi Alain de Benoist nel suo ultimo libro, Critica del liberalismo. La società non è un mercato, uscito per Arianna editrice qualche giorno fa, e di cui riproduco di seguito la prefazione di Eduardo Zarelli *    *    * Le ragioni impellenti di quest’ultima opera di Alain de Benoist, portano avanti la disanima tanto puntuale quanto sistematica sulle condizioni del nostro tempo sviluppate nel precedente Populismo. La fine […]

  

Non mettiamo in soffitta il Novecento

Il Novecento ha marchiato il suo incedere con un carico di tragedie ma anche con inusitata forza teoretica ed ideologica. Una forza talmente esplosiva che, seppur per via indiretta e con ripercussioni meno violente, è riuscita a riverberarsi anche in questi primi due decenni del nuovo millennio. Sarà stato dunque breve, come scrisse Hobsbawm o, al contrario, sterminato come dice Veneziani ma, nonostante una celata riluttanza che ci porta a far finta che abbiamo per sempre abbandonati certi stilemi e modi di pensare, nessuno sfugge alla regola aurea di una sempiterna connessione con quel passato.   Tutto ciò accade perché […]

  

Julius Evola. Un’autobiografia spirituale

Muoversi lungo le traiettorie di pensiero di Julius Evola, vuol dire intraprendere un cammino costellato di simboli, allusioni, neologismi, metafore, ma avulso da una vera ricognizione sul suo conto e su faccende più ordinarie. Il cammino del cinabro fu un’autobiografia intellettuale che tentò di mettere sistemazione tra i suoi scritti e di svelare punti di vista che non fossero relativi al solo pensiero ma che, nonostante le buone intenzioni, restò imprigionato anch’esso nell’esegesi filosofica. Qualunque annotazione ulteriore alla speculazione intellettuale sembrava funzionale alla declinazione delle sue teorie e anche qualche fugace deriva intimistica lasciava trapelare ben poco della vita dell’autore. […]

  

Ancora sul Salone del Libro

Stamane leggo cose inquietanti, offensive e ributtanti sui quotidiani… ed in Tv è ancora peggio Non faccio nomi per via delle querele ma il fior fiore del giornalismo italiano, e cioè in linea di massima il puttanaio più fetido che ci sia in giro, si interroga con la consueta boria sulla presenza di ”certe case editrici” al Salone; sul fatto che la polemica rischi di dare spazio a queste ”inutili e insignificanti” realtà e possa ottundere la mente dei liberi e democratici intellettuali che vorrebbero andare in Fiera con l’intento di parlare d’altro e che invece si vedono coinvolti in […]

  

Cioran, lo scettico estremo

Un saggio su Emil Cioran, articolato e denso di aneddoti e notizie, è stato da poco ripubblicato da Lemma Press con il titolo Cioran. Ritratto di uno scettico estremo (pp.322, euro 22). Autore è quel Bernd Mattheus, scrittore, saggista e traduttore tedesco, già biografo di Antonin Artaud e Georges Bataille.  Un lavoro che ripercorre la biografia umana e professionale di uno dei più grandi pensatori del Novecento,  e che è arricchito da una utile prefazione di Vincenzo Fiore che riportiamo qui di seguito.  *   *   *   *   *   *   *   *   *   * Gli equivoci del genio                                            […] sicché non vivono […]

  

Cioran, l’insonnia dello spirito

Da qualche giorno è nelle librerie questo volume su Emile Cioran dal titolo L’insonnia dello spirito. Lettere a Petre Țuțea (1936-1941) pubblicato per i tipi di Mimesis (pp.85, euro 6) e curato da Antonio Di Gennaro, il quale già in passato avevo dedicato diversi lavori all’intellettuale rumeno e che qui arricchisce il testo di una utile prefazione. Ne ripropongo, di seguito, brevi passi tratti dalla quarta di copertina in modo che possano solleticare l’interesse del lettore su un pensatore come Cioran che, come si legge nella presentazione  rappresenta una delle voci filosofiche di maggior rilievo nell’ambito del “pensiero tragico” contemporaneo e […]

  

Il pensiero ribelle

Da pochi giorni è uscito il mio nuovo libro, Il pensiero ribelle (Idrovolante dizioni, p.340) in cui tento di rintracciare delle connessioni tra una cinquantina di personalità del Novecento, diverse per sensibilità e orientamenti, come D’Annunzio, Longanesi, Gómez Dávila, Ezra Pound, Dugin, Thomas Mann, Zolla, Guareschi, Mishima, Heidegger, Cioran, Corridoni, Spengler, Drieu la Rochelle, Carl Schmitt, Robert Musil e altri ancora. Quello che segue è il paragrafo dedicato a JRR Tolkien. ************ Tolkien, il cammino che disorienta Come più volte ribadito, i percorsi del ribellismo possono essere eccentrici, vari e insoliti. I mondi di J.R.R. Tolkien (1892-1973), filologo e accademico, […]

  

I grandi scrittori? Tutti di destra

Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone del Libro, lo dice a chiare lettere. O meglio, lo fa intendere, ma in maniera abbastanza chiara: anche quest’anno sarà un fortino auto-celebrativo per la cultura progressista. E ne fa addirittura una questione di quote. A leggere la realtà, ogni dieci scrittori, a suo dire, ben otto sarebbero progressisti, i restanti due conservatori, anarchici di destra o similari. Per tale motivo, ha sentito la necessità di invitare solo uomini di cultura dichiaratamente di sinistra e fare ”selezioni all’ingresso”. Non entriamo nel merito di questa stantia differenziazione; tuttavia, a Lagioia, rispondiamo con una articolo di […]

  

Quell’incontro segreto Marinetti/Majakovskij

  Chi non ha mai pensato di vivere, almeno una volta, e non in una diversione onirica, una vicenda come quella capitata al protagonista di Midnight in Paris, il film di Woody Allen? Ritrovarsi ai rintocchi della mezzanotte, ad essere prelevato da una vecchia Citroen e riportato nell’epoca che più si predilige. Nel caso in questione, gli anni Venti. Girare in quella Parigi viva e culturalmente frenetica, e magari incontrare Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda, Modigliani, Picasso o Ernest Hemingway, e passare con loro lunghe notti al tavolo di un bar, perdendosi tra fumi, alcol e donne mentre […]

  

Solo un filosofo ci può salvare: elogio di…

Ripropongo qui, l’intervista fattami da Matteo Fais per Pangea.news *   *   * Solo un filosofo ci può salvare: elogio di Roger Scruton, il conservatore ambientalista, che difende le identità e l’idea di arte come redenzione. La parola “conservatore” di per sé non ispira mai reazioni positive, solo astio, antipatia viscerale e un’aprioristica refrattarietà. Sarà forse per questo che qui a Pangea non abbiamo saputo resistere, data la passione per i reprobi che ci caratterizza, e siamo andati subito a leggere l’introduzione al pensiero di Roger Scruton appena uscita per la Fergen e scritta da Luigi Iannone, sferzante firma de “Il Giornale”. L’autore dell’agile volume propone una panoramica veloce, […]

  

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