28Ott 24
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Se ci soffermiamo su un particolare aspetto del progresso tecnologico, ossia l’invasione nel corpo umano, abbiamo piena contezza del fatto che esso miri a realizzare un sistema basato su riproducibilità e standardizzazione ma, prima di ogni cosa, a inseguire l’integrazione tra uomo e macchina. Una trasformazione che andrebbe vagliata tenendo conto delle opportunità che dei possibili rilievi critici. Basti pensare ai chip impiantati sotto pelle per controllare dispositivi domestici, timbrare il cartellino in ufficio o monitorare il ritmo lavorativo. Nonostante ciò, il desiderio di superare ogni limite, in particolare quello della […]
Il blog di Luigi Iannone © 2024
21Mar 23
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Davide D’Alessandro nel suo ultimo libro (Sipario italiano, Mimesis, p.260) offre un quadro elaborato e vivace dei caratteri di molti artisti e pensatori. Tra libri e autori recensiti, letti per delizia o curiosità, si snodano percorsi che da Sartre a Simenon, da Lacan a Fenoglio fino a Battiato, talvolta si intersecano ma sempre ci rimandano a qualcosa di intimamente inesplorato. Perché, come recita la quarta di copertina, «basta un Canto di Dante, un pensiero di Emil Cioran, una recita di Carmelo Bene, un’intuizione di Sigmund Freud, un libro di Emanuele Severino, […]
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24Feb 22
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L’opera di Edmund Burke, almeno nella primissima parte della sua vita, è andata incontro a classificazioni fin troppo inconsistenti. Qualcuno si era illuso che questo scrittore britannico di origine irlandese potesse essere identificato come un progressista, addirittura un radicale; per altri ancora, come l’esponente di spicco del “liberalismo utilitario”. A leggere la sua biografia intellettuale appare però un fronte sinuoso ma chiaro da cui non si è mai discostato in ogni fase della sua esistenza. Come ha scritto Robert Nisbet, i temi degli ultimi due secoli non sono altro che corollari agli enunciati di Burke: la condanna netta della […]
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27Ago 19
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Può darsi pessimismo senza voltare le spalle all’essere e alla filosofia tradizionalmente intesi? Sgalambro fu veramente un filosofo intellettualmente isolato? Come amare Spinoza e allo stesso tempo capovolgerlo radicalmente? Come considerare l’attenzione di Sgalambro alla musica, prima dell’incontro con Battiato e a prescindere da quello? A cinque anni dalla morte dell’autore questo volume intende rispondere a questi e ad altri interrogativi altrettanto cruciali attorno all’unico vero grande “caso” della filosofia italiana della seconda metà del Novecento, rifacendosi unicamente a una solida base storico-filosofica. Questo è quanto trovate nella quarta di copertina de La piccola verità, il bel libro uscito qualche tempo […]
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