Enrico Corradini (1865-1931) fu l’esponente più noto di quel nazionalismo che si pose, sin dagli albori, come elemento di rottura nei confronti dell’establishment e coscienza integrale di tutte le forze anti-giolittiane. In più occasioni, aveva dichiarato che le teorizzazioni si fossero strutturate nel tempo ma tuttavia già per larghi tratti evidenti nel Marzocco. In effetti, basta rileggere «Abba Carima» (8 Marzo 1896), articolo uscito non firmato, appena dopo la sconfitta di Adua, per trarne le originarie correlazioni: «In un momento in cui ci sembrava che i nostri spiriti più si […]