Cara Boldrini, ho l’impressione che le sue ‘uscite’ stiano prendendo una deriva patologica; più martellanti di rintocchi di campane che non smettono di suonare. Ma davvero crede che qualche giovanotto nerboruto o qualche ragazzina adusa al saluto romano siano in grado di minacciare dalle fondamenta questa già traballante e decrepita democrazia? Davvero vuole continuare a passare le sue giornate effondendo nell’aria un fastidioso e inverosimile buonismo? Veramente ritiene che il progresso tecnologico, lo smembramento del diritto del lavoro, la potenza globale delle multinazionali e mille altre questioni siano secondarie rispetto a minuti aneddoti di periferia […]