Una notizia che non piacerà ai mangiatori di carne.  La regione Umbria detiene il record mondiale di persone colpite da tumore allo stomaco. Questo cancro colpisce 28 abitanti su centomila (uomini) e 13 su centomila (donne), ogni anno ci sono 300 nuovi malati. Emerge da un’indagine Aiom (associazione italiana di oncologia medica). Si parla addirittura di un “triangolo maledetto”,  Perugia è uno dei vertici, la zona abbraccia anche Pesaro e la bassa Romagna.

 “La causa va cercata nella dieta, in particolare nel consumo di carni rosse, alla griglia e di insaccati, da noi pressochè quotidiano – spiega Stefania Gori dal reparto di Oncologia del Santa Maria della Misericordia di Perugia che oggi ha ospitato un incontro aperto ai cittadini sul tema -. Le persone non conoscono questa neoplasia, nonostante sia il quarto big killer, colpisca più di 12.500 persone l’anno e provochi 7.500 morti nel nostro Paese”.

Per questo, l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), di cui Gori fa parte, ha deciso di realizzare un progetto sul cancro allo stomaco e di pubblicare una guida, certificata dagli oncologi, su come prevenirlo e affrontarlo, disponibile in tutte le librerie (Giunti editore).

Ha spiegato l’oncologa che  “nel caso del tumore gastrico, si sono registrati importanti progressi con trastuzumab in combinazione con la chemioterapia per il trattamento dei casi metastatici Her 2 positivi (cioè che esprimono questa proteina prodotta da un gene specifico), che rappresentano circa il 16% del totale”.

Trastuzumab è un farmaco che agisce su specifici bersagli molecolari, già ampiamente utilizzato nel tumore della mammella disponibile da quest’anno in Italia anche per il cancro dello stomaco.

L’obiettivo dell’incontro di oggi è educare alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, per riuscire a sconfiggere una malattia che viene purtroppo troppo spesso individuata in stadi molto avanzati. “Bisogna aumentare il consumo di frutta e verdura, ma anche di legumi e di fibre – conclude l’esperta -. I cereali vanno preferiti integrali e bisogna porre attenzione anche alle tecniche di cottura. Da usare con estrema moderazione la griglia, la frittura ma anche la pentola a pressione: quest’ultima per un altro motivo: l’alta temperatura distrugge elementi nutritivi importanti come la vitamina C”.

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