Dopo due anni di pandemia sta emergendo che la mortalità da Covid è diversa, in Europa, da un Paese all’altro. Premessa: per ragionare sull’impatto della malattia non basta soffermarsi sulla letalità del virus, che abbiamo visto essersi attenuata con gli anni. La letalità è la percentuale dei morti rispetto al totale degli infettati (infection-fatality-ratio, IFR).

“C’è un altro indicatore che getta luce sulla virulenza di una malattia infettiva – ci spiega Stefano Petti, epidemiologo e docente de La Sapienza – ed è il numero degli infettati necessari per avere un decesso Covid. La formula per esprimerlo è l’inverso dell’IFR, quindi 1/IFR. Se questo numero è piccolo significa che il Covid è molto aggressivo. Esempio: un valore pari a 100 significa che muore 1 persona di Covid ogni 100 infettati. Se è grande, la malattia è meno aggressiva”.

Da dati del 2022 pubblicati da Our World in Data, che appaiono nella tabella sotto, riferiti ai Paesi dell’Europa occidentale che sono assimilabili tra loro per caratteristiche (livello socio-economico, livello culturale, efficienza della sanità pubblica) emerge che in Italia il Covid è molto aggressivo perché muore 1 persona ogni 387 infettati (seconda colonna). Un andamento simile a noi c’è solo in Svezia, Regno Unito e Spagna.

In Paesi come Austria, Svizzera, Israele e Olanda muore una persona su oltre 1000 infettati: “Significa che il Covid è ben tre volte più mite rispetto all’Italia” fa notare Petti. E in tutti gli altri Paesi dell’Europa occidentale muore soltanto una persona ogni 500-850 infettati”.

Come mai queste differenze?

Quanto proteggono i vaccini?

Se è vero che la vaccinazione protegge dalla morte per Covid, nei Paesi con maggiore copertura vaccinale il numero di infettati necessari per avere un decesso di Covid dovrebbe essere più alto. Osserva Petti: “In un Paese a elevata copertura vaccinale il numero di infettati Covid necessari ad avere un decesso da Covid deve essere più alto rispetto ad un Paese a bassa copertura vaccinale”. La tabella sotto mostra però che nei Paesi più vaccinati i decessi non sono affatto pochi.

Italia al secondo posto per copertura vaccinale (seconda solo alla Danimarca)

A guardare i dati delle coperture vaccinali in Italia che sono assai alte – siamo secondi solo alla Danimarca per numero di dosi e primi per il booster – è lecito domandarsi che cosa abbia giustificato la caccia ai no vax, i green pass punitivi sul luogo di lavoro, l’isolamento dei docenti, lo sport e le gite scolastiche negate ai ragazzi non vaccinati.

Si veda la terza colonna, aggiornata al 14 aprile, siamo quasi al 226% di copertura vaccinale, al secondo posto dopo la Danimarca.

Si notano solo 3 Paesi con copertura vaccinale al di sotto del 200%: Svizzera, Israele, Olanda. E toh… in queste nazioni il numero di infettati necessario per avere un morto di Covid è più alto. Se ne deduce che, a meno che nel 2022 non si siano infettate sempre e solo persone non vaccinate, ad una copertura vaccinale alta non corrisponde una riduzione della capacità del virus di causare la morte delle persone infettate ma, anzi, almeno nel caso del nostro Paese, un aumento.

Italia al primo posto per richiamo (ciclo + booster)

Se sta emergendo che la copertura vaccinale non basta più, a causa delle varianti e che il ciclo vaccinale completo sarebbe in realtà ciclo + booster si guardi alla quarta colonna che indica la percentuale di persone che ha fatto il booster sul totale della popolazione. Sorpresa: l’Italia ha il valore più alto in assoluto, 65%! Due terzi della popolazione ha effettuato (o dovuto effettuare) il booster.

Meno di tutti, ancora una volta, la Svizzera l’unico Paese con una percentuale di persone che ha fatto il booster al di sotto del 50% (solo 42%), ma in Svizzera muore solo una persona ogni 1500 infettati.

Italia al quarto posto per i test

Il nostro è anche uno dei Paesi in cui si fanno più tamponi, il primo è l’Austria. Siamo ben oltre il 100% di test fatti nel 2022, si veda l’ultima colonna di destra. Quindi è più improbabile pensare che siano sfuggiti gli infettati asintomatici (che avrebbero aumentato quel 387 portandolo a valori simili al resto dell’Europa).

Ricapitoliamo

L’Italia è uno dei Paesi dell’Europa occidentale in cui chi si infetta di Covid ha la più alta probabilità di morirne. Ma siamo anche il Paese che ha meno no vax, con la più alta copertura vaccinale e la più alta percentuale di persone che hanno effettuato il booster (“in gennaio abbiamo anche ricevuto i complimenti di Fauci” ricorda Petti).

Conclude Petti: “Negli altri Passi con poche eccezioni, muore solamente una persona ogni 700-1000 con una copertura vaccinale e una percentuale di copertura booster notevolmente più basse che da noi”.

Arriveranno spiegazioni?

Spiegazioni convincenti, intendiamo.

Ecco la tabella con i dati riferiti al periodo fra l’1 gennaio e il 14 aprile 2022

paese

numero necessario di infettati

copertura vaccinale 14/04/2022 (%)

booster 14/4/2022 (%)

tests 14/4/2022 (%)

Sweden

358

211,53

51,6

29,63

UK

381

207,6

57,2

144,79

Italy

387

225,83

65

110,56

Spain

389

201,57

52,7

33,46

Finland

527

211,23

52,2

32,94

Belgium

660

217,37

63,1

50,7

Ireland

674

217,06

59,5

38,14

Norway

690

206,46

53,4

32,71

Portugal

760

225,45

61,1

135,14

Germany

770

205,6

58,5

34,36

Denmark

843

227,32

62,3

19,64

France

856

211,1

54,7

100,54

Austria

1047

201,55

57

618,66

Israel

1110

194,99

56,8

166,14

Switzerland

1569

179,65

42,5

70,42

Netherlands

3925

199,33

53,8

48,69

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