Tedros Adhanom Ghebreyesus è il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ha dichiarato pochi giorni fa che la diffusione del vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria mondiale (PHEIC), ma lo ha deciso da solo. Il comitato consultivo dell’OMS – nato proprio per valutare le situazioni di emergenza e prendere provvedimenti – non era d’accordo.

“Questa è la prima volta dal 2005, da quando è stato creato il sistema PHEIC che l’agenzia si esprime senza il parere di una maggioranza dell’assemblea”, scrive Science.

Il comitato di emergenza dell’OMS, si è riunito il 21 luglio senza raggiungere il consenso, ma Tedros Adhanom Ghebreyesus ha convocato una conferenza stampa e stabilito il PHEIC per il vaiolo delle scimmie.

Le parole di Tedros:

“Abbiamo un focolaio che si è diffuso rapidamente in tutto il mondo (70 Paesi) attraverso nuove modalità di trasmissione di cui capiamo troppo poco e che soddisfa i criteri delle normative sanitarie internazionali'”. E poi:

“Sono consapevole che ci sono opinioni divergenti tra i membri del comitato”.

Il più alto livello di allerta

Un’emergenza globale è il più alto livello di allerta dell’OMS, ma la designazione non significa necessariamente che una malattia sia particolarmente trasmissibile o letale. Al momento, di vaiolo delle scimmie non è morto nessuno.

Fra i colpiti ci sono solo 9 eterossessuali

Scrive The New England Journal of Medicine:

“Sebbene l’attuale epidemia colpisca in modo sproporzionato uomini gay o bisessuali che hanno rapporti sessuali con uomini, il vaiolo delle scimmie non è più una “malattia gay” quanto una “malattia africana”. Può colpire chiunque. Abbiamo identificato nove uomini eterosessuali con vaiolo delle scimmie…”

Una delle massime esperte dell’OMS di questa malattia, Rosamund Lewis, ha affermato che il 99% di tutti i casi di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa erano negli uomini e il 98% riguardava uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. 

In Italia sono stati registrati 407 casi, dei quali due in donne.

Il dibattito è aperto

Fra i contrari al PHEIC c’è chi fa notare che la malattia causa pochi decessi e non si sta diffondendo nella popolazione generale, c’è poi il timore che l’allerta possa portare a una stigmatizzazione degli omosessuali. Tra i favorevoli ci sono anche sostenitori dei diritti gay “per aumentare la consapevolezza e proteggere i più vulnerabili”. C’è il timore che questo vaiolo dilaghi nel mondo. Non da ultimo accendere i riflettori su un allarme sanitario porta investimenti e favorisce la corsa ai vaccini. Qui. 

La morale è la notizia

La notizia è che il parere della commissione di sicurezza OMS non conta più. Nel 2020 era stata questa stessa commissione a chiedere che fosse proclamata la pandemia Covid 19. Ma tutto inesorabilmente scorre: ora l’autorevolezza dell’agenzia è …paf, sparita, come una qualsiasi variante Omicron.

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