“Vi spiego perchè finanzio Stamina”

Gianfranco Merizzi, presidente dell’azienda farmaceutica Medestea, è l’imprenditore che sosterrà Stamina con due milioni di euro (finora la cifra corrisposta è stata un pò meno di un terzo). E ora – che l’ipotesi di una sperimentazione nazionale sta vacillando – la aiuterà ad esportare il metodo all’estero. Cosa pensa del giudizio degli esperti (“la terapia non è scientifica”, “potrebbe nuocere gravemente alla salute o non servire a nulla”)? “Credo sempre di più nei fondamenti scientifici di queste staminali mesenchimali e in quello che vedo. Il piccolo Sebastian, colpito da Sma 1, sta cominciando a togliere la maschera che lo ha […]

  

Elena Cattaneo e la Nuova Scienza

Ora che la sperimentazione Stamina è stata soffocata prima di nascere perchè il metodo “manca di scientificità”, “mancano le informazioni sul differenziamento neuronale delle cellule” e “non si conoscono nemmeno le caratteristiche della cellule prodotte, e questo comporterebbe un problema sia di efficacia che di sicurezza” ( virgolettati presi da articoli e agenzie di questi giorni dove si spiega perché il comitato di esperti ha giudicato non sperimentabile Stamina), noi non ci permettiamo di dire che proprio questi aspetti si sarebbero dovuti valutare durante la sperimentazione. Non domandiamoci perchè non si voglia guardar dentro “le cellule prodotte”, non ci si […]

  

Il peccato della ricerca

Provo a tradurre un’emozione che ho colto su internet, a difesa di Stamina. Eccola: “Da settimane chi critica Stamina allude a chissà quali interessi commerciali. Eppure i media tacciono su altri fatti scandalosi. Ad esempio, si è appena saputo del successo di Telethon per la cura di 2 malattie genetiche” ( la leucodistrofia metacromatica, la stessa malattia della piccola Sofia e la sindrome di Wiskott-Aldrich, entrambe trattate con successo dal virus HiV modificato che funziona da vettore, la terapia è stata messa a punto dall’istituto San Raffaele e da Telethon. Il lavoro è apparso su Science, cliccate qui). Prosegue la […]

  

Stamina, la rabbia e la cura, lettera al ministro Lorenzin

Cara ministro Lorenzin, l’argomento Stamina tocca questioni che ci stanno a cuore: le aspettative di chi soffre, la dignità della vita, la scienza e l’etica. La coinvolgiamo nelle nostre riflessioni poiché lei ha iniziato il suo incarico accettando di sperimentare il metodo Vannoni. Per mestiere e per vocazione amiamo la chiarezza. Lo scopo di una sperimentazione scientifica è quello di mostrare al mondo se una terapia risponde alle aspettative oppure no. O se lo fa soltanto in parte. Da ministro del bene più prezioso, lei, si è impegnata con i sofferenti. Ha rassicurato le famiglie, ha incontrato le autorità, ha […]

  

Cari parlamentari…

Cari onorevoli, in questi giorni affronterete la questione delle “cure compassionevoli”, state per modificare una legge importante (la Fazio Turco del 2006) che prevede l’uso di farmaci al di fuori delle sperimentazioni cliniche. È questa la legge che ha permesso a diverse persone colpite da malattie neurodegenerative (tutte senza cure) di ricevere negli ospedali il metodo Stamina – iniezioni di cellule staminali mesenchimali da donatore – anche se la terapia non è ancora stata sperimentata. Da mesi, i bambini che hanno fatto le iniezioni di staminali mesenchimali hanno mostrato miglioramenti importanti: Sofia, malata di leucodistrofia metacromatica, vomitava sempre e ora […]

  

La pietà di Veronesi per Sofia

Torniamo a parlare di Sofia, la bimba affetta da una grave malattia degenerativa per la quale non esiste cura ( nonostante ciò le si sta impedendo di curarsi con l’unica terapia che la fa stare meglio ). Oggi l’oncologo Umberto Veronesi ha dichiarato all’agenzia Agi che “non si può togliere la speranza a nessun malato”. Ecco le sue parole:  “Bisogna considerare due aspetti diversi, il primo è quello scientifico, il metodo (Stamina con il quale i genitori vogliono curare la loro figlia) non è  provato e questo è stabilito da coloro che hanno guardato a fondo. L’altro è un problema […]

  

Di Bella, Fukushima e le staminali

Un lettore, Sergio, da Roma, mi chiede che idea mi sono fatta del metodo Di Bella. Scrive: “Come mai tutta la comunità scientifica non inserisce nei protocolli i trattamenti che sono alla base della terapia Di Bella? Possibile che sia solo una questione di ritorno economico per le case farmaceutiche? Immagino che gli oncologi sarebbero contenti di far guarire le persone, invece che tenerle “appese” con la chemioterapia, o no?” Gli rispondo in privato e, tempo due giorni, mi capitano sotto gli occhi due notizie che mi avrebbero aiutata a spiegare ancor meglio il concetto di “sistema malato” . La […]

  

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