Il segreto di Facebook: è pieno di bolle e non le cura

La “malattia” di Facebook e di altri social network (Googleplus, Pinterest, …) e motori di ricerca è ormai sempre più conosciuta tra gli addetti ai lavori, me non tra  la massa di utenti che ne utilizza (gratuitamente) i servizi. Si tratta delle cosiddette “bolle informative” che infestano, grazie agli algoritmi in continua evoluzione, la presentazione di notizie e contenuti a disposizione di ciascuno. Di che cosa si tratta? Partiamo da una premessa fondamentale: questi servizi per poter esistere e guadagnare hanno bisogno che le persone non solo li utilizzino (prerequisito), ma che trascorrano più tempo possibile su di essi, tanto […]

  

Punti di (s)vista referendari

Le analisi del voto al Referendum si susseguono e dicono tutto e il contrario di tutto. Come accade ovunque, e ancor di più quando l’appartenenza politica e/o ideologica la fa da padrone rispetto ad una competizione elettorale. In questo caso specifico forse ancor di più, sia per la rilevanza mediatica che nel Belpaese ha ossessionato la campagna elettorale, sia per la caratteristica dell’espressione del voto: una scelta dicotomica rispetto a una riforma complessa e multitematica. In alcuni studi qualitativi condotti in questi mesi è emersa un’interpretazione via via differente da parte degli elettori: in primo luogo la rilevanza di alcuni […]

  

il cimitero e l’apnea

Ad una settimana dall’esito del Referendum Costituzionale inizia l’apnea da parte di entrambi gli schieramenti. Dopo risse, insulti e contrapposizioni di ogni sorta si lancia lo sprint senza concedersi il lusso di respirare. Ed in campo stanno scendendo, come ampiamente previsto, anche attori che sembrano dei marziani (o forse a mal pensare dei portatori di interessi mal celati). L’ultimo in ordine di tempo è stato il Financial Times che gufa sul probabile fallimento di ben 8 banche italiane nel caso di vittoria del No. Come se l’equazione “espressione del voto popolare” = “guai ai vincitori” pendesse da una sola parte. […]

  

Il futuro in mano a chi non hai scelto

I Millennials Statunitensi hanno scelto, secondo le analisi post voto, in maggioranza il candidato sconfitto, ovvero H. Clinton. Se nelle elezioni precedenti che avevano portato e confermato B. Obama alla presidenza il loro voto era stato decisivo per l’elezione, per la Clinton le percentuali sono scese di quel tanto da non risultare più un fattore così d’impatto: era il 60% per Obama, è stato il 54% per la Clinton. I prossimi quattro anni (o otto in caso di rielezione) vedranno quindi il nuovo presidente alle prese con lo sviluppo di politiche che nel suo programma prevedono una marcata discontinuità con […]

  

Renxit: tutto pronto o NO?

L’ultimo giorno di diffusione dei sondaggi pre elettoriali parla chiaramente: Renzi e il fronte del SI dovrebbero soccombere nelle urne. Addirittura il punto non è più se perderà, ma di quanto. Iniziano infatti le analisi di chi crede che anche con una sconfitta, il Premier in realtà porti a casa un risultato ampiamente positivo in termini di persone che hanno deciso di sostenerelo. Ed è tutto qui l’equivoco: la personalizzazione del quesito, la scelta o con me o contro l’Italia, o il nuovo o il baratro del vecchio risultano sempre di più fuori luogo. Non so se sia stata la […]

  

I gufi neri: altro che il cigno!

Il post elettorale USA offre uno spettacolo desolante di opinionisti che citano la teoria del Cigno Nero di N.N. Taleb per trovare una spiegazione plausibile a quanto è accaduto e che era invisibile ai loro occhi. Per chi non avesse avuto modo di leggere il libro di Taleb, esperto dell’economia dell’incertezza (che peraltro è un modo riduttivo di classificarlo), riporto alcuni concetti importanti da ricordare e su cui si fonda la sua teoria del “cigno nero”: gli uomini tendono a sottovalutare gli eventi rari in termini di probabilità dal momento che non sembrano essere plausibili. Sebbene sia del tutto compatibile […]

  

I 3 Stati di Presidenza

Si stanno scrivendo fiumi di inchiostro riguardo l’esito delle elezioni presidenziali americane. E senza ripassare per tutte le analisi che spuntano da ogni angolo della terra, vorrei aggiungere una mia piccola riflessione a qual che è accaduto. Sul disastro fornito dai colleghi che si sono occupati di fare i sondaggi in questi mesi posso solo essere deluso, non tanto dalla generale figuraccia, quanto dall’assenza di una reazione credibile. La cosa più importante è che una volta di più dovrebbe essere chiaro che è un mestiere difficile (e ingrato) e che non ci si improvvisa a farlo (lo so mi ripeto, […]

  

Elezioni USA: e se non vincesse nessuno?

Le statistiche o meglio gli statistici a volte affascinano, a volte fanno arrabbiare, a volte inebriano, a volte deprimono. A volte presentano dopo calcoli complicati la probabilità che un evento accada. Non staremo qui a descrivere i tortuosi modi in cui si possono calcolare queste eventualità, nè i differenti approcci. Ma sono largamente usati in campi che hanno un impatto nella vita quotidiana di tutti noi (si pensi solo al lavoro che fa un’assicurazione che stima la probabilità che un evento si verifichi o meno). Dopo questo preambolo veniamo al dunque: nel “lontano” 2000 la competizione elettorale tra George W. […]

  

Vedo prevedo stravedo: i sondaggi elettorali alla prova del 9

L’appuntamento elettorale statunitense si avvicina e fioriscono i sondaggi elettorali statuniteni. Il referendum costituzionale sta per arrivare e fioriscono i sondaggi elettorali italiani. Da entrambe le parti dell’Oceano si addensano le nubi sugli Istituti che si cimentano nell’impresa di stimare il risultato finale. Un paio di doverose premesse: negli USA: sono presi molto seriamente e vi si dedicano ingenti risorse economiche per farli (chi li commissiona è disposto a pagare “bene” il lavoro) e ne vengono effettuati moltissimi, sia per la grandezza del territorio che va suddiviso per Stati Membri, dato che gli esiti si giocano stato per stato, sia […]

  

Elezioni in vista? Addio bene comune

Coniugare il consenso elettorale con il Bene Comune di una comunità (sia essa una città, una regione o uno stato) è un esercizio di particolare difficoltà. Spesso infatti assistiamo a delle misure prese non già per il bene comune ma solo per poter continuare a “governare”. E’ risaputo che negli Stati Uniti il mandato presidenziale prevede che nel secondo mandato (qualora si riesca nella rielezione) sia la fase in cui il Presidente riesce a dare un’impronta più personale alla propria azione, secondo un adagio che recita più o meno così: “che mi può succedere? che non mi rieleggano? Ma è […]

  

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