Durante i mesi di convivenza forzata ventiquattro ore su ventiquattro, molte coppie sono scoppiate; di questo si è scritto e si è parlato. Quello di cui non si fa cenno è una statistica molto più inquietante: l’innesto della personalità di Furio dentro quella di Magda.

Furio e Magda erano i protagonisti di un episodio del film Bianco Rosso e Verdone. Lui era un uomo puntiglioso, maniacale e ossessivo, praticamente una caricatura dei mariti cavillosi, pignoli e precisini. Lei seguiva come un’alienata i ritmi della quotidianità dettati da Furio, ma appena si chiudeva in spazi privati, il suo mondo interiore faceva capolino con il celebre lamento in accento piemontese: «Non ce la faccio più! Non ce la faccio più!».

Fino al 2020 Magda assecondava di malavoglia i ritmi giornalieri dettati da Furio, ma manteneva una sua indipendenza critica ed emotiva. Quando i cancelli cigolanti delle nostre spelonche si sono riaperti, in alcuni casi uno dei due coniugi è fuggito a gambe levate; in altri, dalle tenebre è comparso prima Furio, pallido ma in fin dei conti riposato e molto più tronfio di prima. Poi è uscita Magda. Cheddico: Frankenstein! La sua antica personalità sovrastata, innestata e fusa a freddo con quella di Furio.

Altroché «Non ce la faccio più!»… Magda, senza più privacy, ce l’ha fatta eccome! Dopo il lockdown si è trasformata nella più puntigliosa e maniacale organizzatrice dei riti famigliari. Ora è lei che carica i bagagli prima della partenza, prestando un’attenzione pistina alla distribuzione dei pesi sull’automobile. Magda ha addirittura adottato la formula linguistica di affetto coercitivo che prima del lockdown era il trademark di Furio: «Tu mi adori? Si? E allora, vedi che la cosa è reciproca?».

Avevamo negli occhi l’immagine di Magda fatalista che si chiudeva avvilita, inerte e sconsolata dentro la caverna. Alla fine del lockdown ne è uscita trasformata, solerte… anzi, posseduta! E da farfalla è tornata bruco.

Il film Bianco Rosso e Verdone è del 1981, mentre in questi tempi fluidi siamo tutti un po’ Magda e un po’ Furio. Pertanto, ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

 

 

 

 

L’immagine su questo blog è di Deborah Joy Bormann @deborahjoybormann.

Deborah nasce a Trieste, città di confine, da padre statunitense e madre spagnola. Vive a Bologna, Pisa, Amsterdam, Madrid, San Francisco. Una serie di coincidenze e passioni la porta a Torino, oramai città d’adozione.
Spirito indipendente, visionario e… disperatamente ottimista.
Madre, compagna, insegnante, arteterapeuta e artista.
Da sempre adora leggere, scrivere, pensare e creare.

Le idee espresse da Andrea nei suoi articoli non rappresentano necessariamente le opinioni e le convinzioni di Deborah.
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