Piromani ed Estintori
E’ morto il premio Nobel per la Pace Henry Kissinger, Segretario di Stato del presidente americano Richard Nixon. Durante il suo mandato Kissinger fomentò conflitti e colpi di stato in svariati continenti, e fu l’artefice di guerra e pace in Vietnam.
A Barack Obama assegnarono lo stesso premio pochi mesi dopo il suo insediamento alla Casa Bianca. Gli illuminati di Stoccolma volevano che abolisse le guerre disumane, Obama disumanizzò gli aerei da guerra, sostituendoli con i droni.
L’emiro del Qatar Tamim Al Thani incarna il moderno piromane-estintore di successo: da principale sponsor di Hamas, si è riciclato nell’indispensabile mediatore con la stessa organizzazione terroristica. Vista la fascinazione svedese per le personalità ossimoriche, il prossimo Nobel per la Pace è già suo.

Il dottore dei gatti è un gatto?
Un mio conoscente affidò l’ufficio reclami della sua azienda a tre persone non vedenti. I clienti disagiati entravano incazzati, ma davanti a un handicap più grave del loro, perdevano istantaneamente metà della carica negativa. L’aneddoto mi è tornato in mente leggendo che il Primo Ministro britannico Rishi Sunak, figlio di migranti indiani, è fissato con l’dea di spedire i clandestini in Rwanda. Affidare l’incarico di disinnescare l’immigrazione clandestina a un uomo con tratti somatici da sud del mondo, è il meccanismo autoassolutorio di una democrazia politicamente corretta?

Whataboutism
Uno specchietto sul Corriere della Sera dell’8 Dicembre spiega il significato del termine inglese “whataboutism”:
«E’ una tecnica argomentativa che consiste nel rispondere a una domanda ribaltandola con “E a proposito di…?”, da cui il nome. Esempio: citare le vittime palestinesi per non condannare Hamas».
L’esempio finale fa venire in mente che dopo l’attentato di via Rasella a Roma nel 1944, la rappresaglia nazista fu di 10 civili giustiziati per ogni tedesco ucciso nell’agguato. A Gaza siamo già oltre quella (s)proporzione. Herbert Kappler, il responsabile della rappresaglia tedesca, dopo la guerra fu condannato all’ergastolo. Bibi Netanyahu, whatabout?

Mio nonno Pol Pot
Per concludere lo strampalato articolo di oggi, come valutiamo il lascito dei vari Kissinger, Obama, Netanyahu, Al Thani? Nella maggior parte dei casi la domanda rimarrà senza risposta, con una sola certezza: le opinioni di persone troppo vicine umanamente, ma lontane dalle loro gesta (tipo i nipoti), valgono spesso meno di zero. Il tenero aneddoto «Quando ero piccola, mio nonno Pol Pot mi preparava le crêpes»* suonerebbe ridicolo, visto che l’ex dittatore cambogiano era anche uno sterminatore di massa.

 

*Aneddoto inventato.

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