16Feb 25
Chi ha rotto il vaso di Pandora?
Qualche settimana fa, Elon Musk ha invitato i Tedeschi a votare AfD, Alternative für Deutschland, un partito di estrema destra. Pochi giorni più tardi, Friedrich Merz, il probabile futuro cancelliere, ha abbattuto per la prima volta il muro tagliafuoco del sistema politico tedesco contro l’estremismo, accettando i voti di AfD per una mozione anti-immigrazione (poi bocciata). Il 14 Febbraio, il vicepresidente americano JD Vance ha elogiato in una conferenza stampa quella stessa formazione politica, per poi incontrare la sua leader, Alice Weidel.
Il partito di estrema sinistra Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), isolato da un analogo cordone sanitario, non è mai stato menzionato, quindi più che un sincero afflato in favore del pluralismo europeo, quello di Vance ricorda un regolamento di conti tra amministrazioni americane antagoniste, facendosi sponda sulla povera Europa: se Joe Biden nel 2021 accelerò il futuro ingresso dell’Ucraina nell’alleanza atlantica, Donald Trump addebiterà all’Europa tutti i costi della guerra che ne scaturì, per poi decidere che, in fin dei conti, l’Ucraina non entrerà mai nella NATO. I leader di Alternative für Deutschland sarebbero solo felici di avallare tale decisione.
Al di là delle odiose ingerenze del governo Trump nelle questioni europee, la caduta del muro di sbarramento ai partiti antisistema è un male? Come farà la Germania a uscire dalla legacy-legaccio di Angela Merkel, senza liberare le due grandi ali politiche formate da chi non condivide l’ordine politico costituito?
Ad AfD vengono spesso associate simpatie per Adolf Hitler. Un esperto mi smentirà, ma “l’inclusione di personaggi controversi ha lo scopo di stimolare riflessioni e sfidare le norme sociali”. Se pensate che il virgolettato sia stato pronunciato in difesa del partito di estrema destra, vi sbagliate. In realtà, è riferito a John Lennon che aveva pensato di includere il volto del Führer sulla copertina del Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Band (idea poi cassata). Similmente, nel 2025 la priorità in Europa è “stimolare riflessioni” su un sistema economico politico e militare che non regge più.
In periodi di nuovi ordini mondiali, noi umani abbiamo la capacità di auto-imporci il supplizio di sovrastrutture spesso giudicate ridicole dai posteri: le parrucche dei secoli XVII e XVIII furono forme di perfezionismo estetico, oltre che uno status symbol, alle corti delle monarchie assolute. Il politicamente corretto è un tipo di perfezionismo comunicativo che cominciò ad appiccicarsi al nostro modo di pensare dopo la fine della guerra fredda. La ‘vista a tunnel’, tipica negli anni di Angela Merkel, fu un’impostazione politica di chi guarda sempre e solo verso il centro, e ignora le estremità, anche perchè priva di vista periferale.
Lenin diceva che ci sono decenni in cui non succede nulla, e settimane in cui accadono decenni. In quest’ultimo caso, le sovrastrutture del periodo precedente subiscono una tabula rasa. Le parrucche settecentesche furono spazzate via dalla rivoluzione francese del 1789. Il politicamente corretto ancora ci appiccica. La ‘vista a tunnel’ è sopravvissuta al regno della Merkel, e in futuro potremmo constatare che per liberarcene avevamo bisogno dei toni pedanti e paternalistici di un MOSCONE chiamato ELON e un VICE chiamato VANCE.
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