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17Ago 25
La casa che non riconosciamo più
Anni fa, trovai in un libro una frase labirinto e senza senso, e a leggerla mi viene ancora il mal di testa: «È raro che sia sveglia quando Danny sta ancora dormendo, soprattutto da quando sono incinta». Il significato letterale è “di notte dormo, e anche Danny”, con lo stato interessante della protagonista usato come un cerotto finto sul naso del rapinatore, per confondere i testimoni oculari. Il risultato è un non-senso perfetto, un involontario enigma stilistico, come le scale impossibili di Escher (qui) o il triangolo di Penrose (qui).
Quella ‘frase matta’ indecifrabile mi ha fatto tornare in mente Umberto Eco nel Pendolo di Foucault: «Comportati da stupido e diventerai impenetrabile per l’eternità». È la strategia di molti ciarlatani, ma anche di alcuni profeti contemporanei, maghi, opinionisti ed esperti in tivvù.
Grazie alla loro opera, l’occidente è caduto nella trappola del non-senso perfetto. Nel 2021 (un anno costellato di tragici errori di valutazione, che hanno riportato la guerra in Europa) notizie fondamentali sono state oscurate dai media, rendendo gli eventi successivi incomprensibili, e nella retorica corrente “privi di cause”. La terza guerra mondiale potrebbe essere già cominciata, ma noi siamo ancora qui a chiederci se Danny dorme.
Uno degli aspetti più dolorosi delle ultime settimane di vita di mio padre è che non sapeva più dov’era. Ripeteva «Voglio tornare a casa mia», eppure era già lì, trai muri che aveva abitato per più di sessant’anni. Forse oggi siamo tutti come lui, smarriti in una casa che non riconosciamo più, con pezzi del nostro mondo persi per strada, come la testa a puzzle nella pubblicità sull’Alzheimer (qui).
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