47384233_1938570516190021_6139056876572114944_nCartoni animati che fanno sesso a tre o con animali e che praticano autoerotismo. È il contenuto della mostra “Porno per bambini“, che avrebbe dovuto essere inaugurata a Milano al club Santeria di viale Toscana il prossimo 13 dicembre. “Avrebbe”, perché è di questa mattina la notizia di un repentino annullamento.

L'”opera”, se così si può chiamarla, è il frutto del lavoro di un'”artista” (la qualità dei disegni, al di là dell’intento provocatorio, non sembra far emergere particolari qualità, per usare un tono eufemistico…) brasiliano, che, nonostante le diverse interviste concesse, ha sempre voluto restare nell’anonimato.

Naturalmente tutte le stridule e isteriche voci pronte a scandalizzarsi per ogni tipo di “discriminazione” tacciono e anzi parlano, come sempre avviene in questi casi, di “arte provocatoria” o “dissacrante”. Perché la vittima qui sono i bambini. E i bambini non sono “cool“, non sono icone liberal-progressiste, non sprizzano trasgressione e “libertà” da tutti i pori, come i “maschioni” in tuta di latex con i lecca lecca di forma fallica ai gay pride.

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Da notare che l’evento si sarebbe dovuto tenere in uno spazio frequentato da quegli studenti bocconiani che rappresentano la futura elite tecnocratica del Paese che tanto piace alla borghesia liberale e mentalmente aperta, la stessa che tifa per l’abolizione di ogni tipo di confine, da quelli commerciali a (evidentemente) quelli morali, nel sacro nome della “libertà”.

E così, tra tartine e champagne, fino al 31 dicembre, nel centro della tiratissima Milano chic del sindaco-manager Beppe Sala, si sarebbe potuta gustare una mostra dal sapore orrido e vagamente demoniaco. Ma d’altronde è il progresso, e il progresso non si può fermare. Giusto? Per fortuna, in questo caso, qualcuno ha deciso di fermarlo…

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