Dalla patologizzazione del dissenso al controllo sui social: Enrica Perucchietti racconta la censura in Occidente

Da qualche tempo i principali motori di ricerca, integrati con l’intelligenza artificiale, sono in grado di rispondere alle nostre richieste direttamente, costruendo una risposta realizzata “pescando” dai vari siti web e contenuti presenti sui motori medesimi. L’utente, in questo modo, non deve neppure più fare la fatica di scandagliare i risultati resi dalla query, per individuare quello di suo interesse. Se, in questo modo, gli internauti più pigri possono permettersi di scivolare dolcemente tra le lenzuola della comodità, i rischi per il pensiero critico sono abbastanza evidenti. Soprattutto se i contenuti più “divergenti” rispetto al pensiero prevalente (magari perché più […]