Raramente scrivo di me stesso. In questo caso, tuttavia, è utile fare un’eccezione. In 15 anni di attività giornalistica e come comunicatore in una sola occasione mi sono trovato coinvolto in un processo per il reato di diffamazione. Si è trattato (qualcuno ne avrà letto) della vicenda “Porno per bambini”. La riassumo brevemente: il 13 dicembre del 2018, in un locale pubblico milanese, avrebbe dovuto tenersi l’inaugurazione di una mostra di disegni a carattere sessuale (“Porno per bambini”, per l’appunto, era lo pseudonimo dell’artista che campeggiava sul materiale promozionale dell’evento), tratteggiati mimando uno stile infantile e fumettistico. Come prevedibile, numerose […]