Usa, braccio di ferro sui profughi siriani

Dopo la rivolta di diversi Stati (più della metà) la Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato un provvedimento che blocca il programma di accoglienza di 10mila rifugiati siriani. A votare a favore, sfidando la minaccia di veto di Obama, tutti i deputati repubblicani e 47 democratici. Per diventare legge serve ora il via libera del Senato. Ma, al di là di come andrà a finire, il passaggio bipartisan alla Camera, con il voto di un nutrito drappello democratico, segna una dura sconfitta per la Casa Bianca. Obama incassa il colpo e rilancia: “Zero è il numero dei rifugiati siriani ricollocati negli […]

  

Isis, la svolta tardiva di Obama

Anche la stampa Usa vicina alla sinistra ora lo dice: bisogna fare di più. Gli attentati di Parigi impongono a Obama di tirare fuori i muscoli contro i tagliagole dell’Isis. Il New York Times sottolinea come gli attentati di Parigi, insieme a quello della scorsa settimana a Beirut e all’abbattimento dell’aereo russo nel Sinai dimostrino come il sedicente stato islamico non sia solo “concentrato sulla conquista di territorio nella propria zona”. Sulla stessa linea il Washington Post, secondo il quale i fatti di Parigi mostrano come l’Isis “sia una minaccia più grave per l’Occidente di quanto l’intelligence e l’amministrazione Obama […]

  

Parigi e il cancro del terrorismo

Gli attentati di Parigi ci riportano indietro di quattordici anni. Siamo di nuovo all’11 Settembre 2001. Stavolta il cancro del terrorismo si è manifestato nel cuore dell’Europa. “La Francia è il nostro alleato da più tempo – ha detto Barack Obama in un discorso in diretta tv -. Siamo al fianco della Francia nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo. La stessa Parigi rappresenta i valori senza tempo del progresso umano. Chi pensa di poter terrorizzare i francesi o i valori che rappresentano si sbaglia. Gli americani hanno preso forza dall’impegno per la vita, per la libertà, per il perseguimento […]

  

Undici Settembre

Ogni anno l’11/9 mi risulta impossibile non pensare alla terribile tragedia che sconvolse il mondo. I ricordi e le parole si ripetono. Spesso prevale la retorica. Oggi mi ha particolarmente colpito ciò che ha scritto, sulla propria bacheca Facebook, l’amico e collega Stefano Magni. Ve lo ripropongo: “L’11 settembre è un anniversario tosto, che dovrebbe ricordarci quanti amano e quanti odiano la nostra civiltà e i suoi simboli. All’alba del 14° anniversario, il pericolo è più forte che mai: Al Qaeda non era mai riuscita a crearsi un suo Stato, non ha neppure mai cercato seriamente di farlo. Adesso abbiamo […]

  

Quando il figlio di Bin Laden scrisse agli Usa

Uno dei figli di Bin Laden scrisse all’ambasciata degli Stati Uniti in Arabia Saudita per chiedere il certificato di morte del padre, rimasto ucciso nel blitz ad Abbottabad (Pakistan) il 2 maggio 2011. Voleva una conferma ufficiale della morte. Motivi ereditari o semplice provocazione? Non è dato saperlo. L’ambasciata rispose ad Abdallah che non esisteva un certificato. Ma non si limitò a questo: suggerì ai familiari altri modi per ottenere una conferma ufficiale della morte. Esiste uno scambio di missive tra i familiari del terrorista e gli Stati Uniti, reso noto da Wikileaks, che ha pubblicato centinaia di migliaia di […]

  

Il falco Rumsfeld ora bacchetta George W. Bush

Chiamarlo falco era un diminutivo. L’ex segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfeld era un super falco dell’amministrazione Bush. Fu lui, insieme ad altri esponenti della destra (Paul Wolfowitz, Michael Ledeen, Richard Perle e altri) a fondare, nel 1997, il Project for a New American Century, che giocò un ruolo determinante nel disegnare la geopolitica neocon americana ai tempi di Bush. Confermato nel secondo mandato di Bush, si dimise nel 2006 il giorno della sconfitta repubblicana nelle elezioni di Midterm (al suo posto andò Robert Gates, ex direttore della Cia). Uscito definitivamente di scena, oggi Rumsfeld torna a farsi sentire e, […]

  

Obama e la guerra all’Isis

Negli Stati Uniti la Costituzione (articolo 1 sezione 8) e la War Powers Resolution affidano al Congresso il potere di inviare truppe per combattere. De facto questo potere è affidato al presidente, capo delle forze armate (Commander-in-chief) e titolato a intraprendere e condurre le operazioni militari. Fatta questa doverosa premessa, veniamo alla notizia: Barack Obama ha chiesto al Congresso un’autorizzazione formale per combattere l’Isis: lo ha fatto con un testo inviato alle Camere, in cui si domanda l’approvazione dell’uso della forza, escludendo un’offensiva duratura con le truppe di terra”e ponendo un limite temporale di tre anni. Per il presidente l’approvazione […]

  

Charlie, Kerry si scusa con la Francia

A rimediare alla frittata di Obama (e di Biden) ci pensa John Kerry. Il segretario di Stato Usa va a Parigi e si stringe con affetto al paese gravemente colpito dal terrorismo di matrice islamica. Kerry rivolge un grande abbraccio alla Francia, non solo figurato. A Parigi sono quasi rimasti spiazzati da tanto affetto. Arrivato all’Eliseo, Kerry ha iniziato a spalancare le braccia verso Hollande, quando ancora era distante diversi metri. Hollande gli ha teso un braccio, con l’intento di stringergli la mano. E i due si sono quasi intrecciati con gli arti, in un curioso siparietto gradito soprattutto dai […]

  

Parigi, l’assenza di Obama aiuta l’Europa

Dopo le critiche ricevute arriva il mea culpa degli americani. “Penso che sia giusto dire che avremmo dovuto mandare qualcuno di più alto profilo” alla manifestazione di Parigi, ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, nel corso dell’incontro con la stampa. Il presidente Barack Obama, ha aggiunto, avrebbe voluto partecipare. Ma perché non è andato? Earnest se la cava così: Obama avrebbe voluto partecipare ma i preparativi sono iniziati solo venerdì sera. Inoltre sarebbe stato difficile adottare le necessarie misure di sicurezza richieste dalla sua presenza senza ostacolare il normale svolgimento del corteo. Sa di scusa. Ma tant’è. L’assenza di Obama, […]

  

Charlie Hebdo e l’11 Settembre europeo

Qualcuno ha paragonato l’attacco a Charlie Hebdo all’11 Settembre. Le modalità di azione sono molte diverse, così come il numero delle vittime. Uguale, però, è il terrore seminato nel cuore dell’Occidente. Hanno raggiunto il loro risultato: hanno seminato la paura in mezzo a noi. Qualcuno ha subito abboccato, decidendo di oscurare le vignette “incriminate”, per non “offendere” l’islam e non causare, quindi, nuovi possibili attentati. Niente di più sbagliato: se passa il concetto che quelle vignette sono “giustamente” la causa dell’attentato, scaviamo da soli la nostra fossa. Bisogna difendere le nostre matite e le nostre vignette. Senza offendere in modo […]

  

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