Repubblicani scrivono all’Iran. Obama s’infuria

A Obama non è andata giù la lettera aperta che 47 senatori hanno indirizzato alla leadership iraniana, inviando a Teheran un chiaro messaggio: qualunque accordo sul nucleare col presidente americano non durerà, non andrà oltre il suo mandato senza l’autorizzazione del Congresso. Immediata (e stizzita) la condanna della Casa Bianca: “Si tratta dell’ennesimo sforzo di parte per minare i negoziati in corso tra l’Iran e le potenze occidentali”. È la coda della polemica nata con l’invito che i Repubblicani hanno fatto a Netanyahu e che il premier israeliano ha accolto, andando a parlare al Congresso Usa. Tra i repubblicani firmatari […]

  

Rudolph Giuliani: Obama non ama l’America

Parole durissime quelle usate dall’ex sindaco di New York contro il presidente degli Stati Uniti. “Barack Obama non ama l’America”, ha detto Rudolph Giuliani durante una cena privata a Manhattan a sostegno del governatore repubblicano del Wisconsin, Scott Walker, da molti considerato uno dei candidati più forti, tra i repubblicani, per la corsa alla Casa Bianca. Ma vediamo le precise parole usate dal sindaco d’America, come Giuliani fu definito dopo l’11 Settembre: “Lo so che è una cosa orribile da dirsi, ma io non credo che il presidente ami l’America. Non vi ama, non mi ama, non è stato cresciuto […]

  

Ucraina, Obama vuole davvero la guerra?

“Continuiamo a incoraggiare una soluzione diplomatica e pacifica. Crediamo che nel XXI secolo non possiamo restare a braccia conserte e permettere che i confini europei vengano ridisegnati con la minaccia di una pistola puntata alla tempia”. A parlare è il presidente Usa Barack Obama, durante la conferenza stampa dopo il bilaterale con la cancelliera tedesca Angela Merkel. I due si sono visti lunedi alla Casa Bianca, poco prima del vertice di Minsk tra Putin, Hollande, Poroshenko e la stessa Merkel, per tentare di risolvere la crisi ucraina arrivando a un immediato cessate il fuoco e mettendo le basi per un accordo […]

  

Tensione alta tra Usa e Israele

Il 3 marzo il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlerà al Congresso degli Stati Uniti, dove è stato invitato dai repubblicani. L’incontro non è stato programmato con la Casa Bianca (violando palesemente il protocollo diplomatico) e sta creando profonde tensioni tra Stati Uniti e Israele. “Netanyahu – ha fatto sapere il segretario di Stato americano, John Kerry – è sempre il benvenuto negli Stati Uniti, ma è inusuale che sia stato invitato dalla Camera e non dalla Casa Bianca”. Obama ha già fatto sapere che non incontrerà Netanyahu. Ma c’è di più: il primo ministro israeliano davanti al Congresso Usa parlerà […]

  

Parigi, l’assenza di Obama aiuta l’Europa

Dopo le critiche ricevute arriva il mea culpa degli americani. “Penso che sia giusto dire che avremmo dovuto mandare qualcuno di più alto profilo” alla manifestazione di Parigi, ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, nel corso dell’incontro con la stampa. Il presidente Barack Obama, ha aggiunto, avrebbe voluto partecipare. Ma perché non è andato? Earnest se la cava così: Obama avrebbe voluto partecipare ma i preparativi sono iniziati solo venerdì sera. Inoltre sarebbe stato difficile adottare le necessarie misure di sicurezza richieste dalla sua presenza senza ostacolare il normale svolgimento del corteo. Sa di scusa. Ma tant’è. L’assenza di Obama, […]

  

Charlie Ebdo, l’America si stringe alla Francia

Sdegno, rabbia e affetto, grande affetto per la Francia. Sono questi i sentimenti più diffusi negli Stati Uniti dopo il terribile attentato che ha sconvolto Parigi, sfregiando la libertà di pensiero (e di satira) a colpi di kalashnikov. “Siamo in contatto con le autorità francesi – ha detto Barack Obama – e ho chiesto alla mia amministrazione di offrire qualsiasi tipo di assistenza sia necessaria per portare questi terroristi davanti alla giustizia“. La Francia, si legge nel comunicato della Casa Bianca, è stata al fianco degli Stati Uniti “nella lotta contro i terroristi, che minacciano la nostra sicurezza e il […]

  

Cuba-Usa, la svolta piace a Cina, Russia e Ue. Ma divide gli Usa

“Finisce un’era, spero che quella nuova sarà quella del protagonismo della società civile”, dice Yoani Sanchez in uno dei suoi numerosi tweet dopo l’annuncio della svolta tra gli Stati Uniti e Cuba. Poi fa una battuta velenosa: “Il grande assente continua a essere Fidel, nemmeno una foto sua alle spalle di Raul Castro mentre leggeva il discorso”. Poche ore prima aveva sentenziato: “Ha vinto il castrismo”. Nei caffè e i ristoranti di Washington politici, lobbysti e uomini d’affari parlano soprattutto di sigari. Cohiba, Upmann e Montecristo sono un mito per i fumatori. E tra poco saranno ancor di più a […]

  

Cia, tortura e vendetta

Sono venti i capi d’accusa che la Commissione di vigilanza sui servizi segreti del Senato Usa muove, nero su bianco, contro la Cia relativamente agli abusi compiuti nell’ambito del “Programma speciale di detenzione“, dal 2001 (dopo l’11 Settembre) al 2006. Vediamo di cosa si tratta: in primo luogo sarebbero state impiegate tecniche di interrogatorio “rafforzate” (mediante vere e proprie torture). Purtroppo, però, nonostante queste tecniche i prigionieri non avrebbero fornito informazioni utili. Questo “insuccesso” non è un dettaglio secondario, visto che la Cia ha sempre giustificato i metodi duri parlando di efficacia e necessità. Evidentemente, però, tanto efficaci non erano. […]

  

Obama lancia Hillary Clinton per il 2016

Il presidente usa una metafora che farà sorridere (o imbestialire) molti: gli elettori hanno bisogno di un “odore di macchina nuova” per la corsa alla Casa Bianca del 2016 e Hillary Clinton sarebbe “una grande presidente”. L’investitura ufficiale di Obama arriva con un’intervista al programma “This week“, su Abc.  Obama non può far finta di nulla rispetto al fatto che l’ex segretaria di Stato corse nel 2008, sfidando proprio lui nelle primarie democratiche. Quindi parlare di odore di macchina nuova suona quantomeno un po’ bizzarro, ma le battute con cui si condiscono le interviste fanno parte di una precisa strategia […]

  

Per i repubblicani il difficile viene ora

Previsioni confermate. I repubblicani hanno vinto a mani basse, prendendo il controllo del Senato. Il partito dell’Elefantino ha conquistato la maggioranza del Senato degli Stati Uniti e ampliato il controllo che già aveva alla Camera. I candidati del Gop si sono aggiudicati al Senato almeno 10 dei 13 seggi in bilico, con vittorie in Colorado, Arkansas, Montana, Sud Dakota, West Virginia e Carolina del Nord, oltre all’Iowa, lo Stato dove Barack Obama aveva vinto le primarie dando inizio alla sua formidabile corsa verso la presidenza. Inoltre alla Camera hanno ampliato il loro controllo, ottenendo almeno 10 seggi più della scorsa […]

  

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