Un manifesto per la scuola – Live
Il Forum della Meritocrazia ha recentemente stretto una partnership con l’Associazione Nazionale Direzione del Personale (AIDP) che si concretizza nel «Manifesto per la Scuola». «L’obiettivo è riformare l’istruzione in senso più meritocratico, sia da un punto di vista del corpo docente; quindi, inserire dei criteri in maniera tale che ci sia innanzitutto una formazione, una selezione, una valorizzazione, un riconoscimento della professione dell’insegnante che negli ultimi anni è stato abbastanza sottovalutato e appunto non sufficientemente valorizzato e dall’altra parte dare una cultura del merito anche ai ragazzi. che vuol dire in realtà educarli, aiutarli a scoprire quelle che sono le loro vocazioni, i loro talenti e dargli quindi la possibilità di costruire il loro percorso professionale facendo delle scelte anche a rispetto appunto a un proseguimento di studi in università piuttosto che in altri percorsi con maggiore consapevolezza rispetto a quanto viene fatto fino ad oggi», spiega Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della Meritocrazia.
Tra le varie iniziative previste anche l’organizzazione di cosiddette «gite del lavoro». «Vogliamo portare gli studenti all’interno delle aziende per delle giornate intere, magari con dei programmi anche più lunghi, perché vedano con i loro occhi qual è l’ambiente di un’azienda, di una fabbrica o di una società di servizi, non abbiamo limiti rispetto a quelli che sono i settori del lavoro da far vedere con i loro occhi, cercando di spiegare quali sono le professioni», spiega Origlia sottolineando che «a scuola i professori spesso non conoscono il mondo del lavoro al di fuori della loro professione, al di fuori del mondo della scuola».
Una delle novità del manifesto è la formazione dedicata agli studenti sulle tecniche dell’apprendimento, un’operazione in collaborazione con il Centro Elis finalizzata a portare anche un’innovazione nelle tecniche di insegnamento. «I presidi di ben 27 scuole italiane si sono candidati a questa sperimentazione, con grande entusiasmo e con grande soddisfazione , ma ci sono altre sperimentazioni altrettanto interessanti come il debate, che è diventata anche proprio un’associazione nazionale, una modalità nata negli Stati Uniti all’inizio del Novecento, peraltro, in cui si allenano i ragazzi e gli insegnanti a dibattere, ad argomentare attorno ad un argomento di attualità», prosegue aggiungendo che si tratta di «una modalità che sviluppa tutte quelle competenze relazionali, il pensiero critico, la capacità di confrontarsi in maniera civile».
Il manifesto prevede anche la creazione in ogni scuola un’associazione di ex alunni. «Si tratta di riconnettere queste persone e creare delle community dove si possa fare scambio di esperienze, di storie, di orientamento, se vogliamo anche di mentoring, potrebbe essere un modo molto bello per parlare veramente di comunità, di prossimità e in questo modo ricreare appunto quella fiducia nelle persone e nel futuro che è alla base poi dello sviluppo del capitale sociale di un Paese», afferma il presidente del Forum della Meritocrazia.
Saranno poi organizzati in collaborazione con JA (Junionr Achievement) dei campionati di autoimprenditorialità per stimolare i ragazzi a elaborare piani di realizzazione dei propri progetti. «Anche qui si tratta di un’associazione internazionale che in Italia è presente da 20 anni e cerca di diffondere quelle che sono appunto le competenze imprenditoriali nei giovani italiani lavorando con le scuole. Tra l’altro, l’imprenditorialità ormai riguarda tutti, quindi riguarda sia coloro che hanno la voglia e la curiosità veramente di creare nuove attività, start-up appunto, ma anche tutti i lavoratori del futuro e del presente nel senso che la competenza dell’autoimprenditorialità, della responsabilizzazione, dell’autonomia decisionale, ormai sono tutte caratteristiche e competenze che si cercano nei lavoratori», evidenzia Origlia. L’esperienza dell’autoimprenditorialità – sottolinea – oltre a rappresentare un vero e proprio esempio di meritocrazia, «alimenta quella dimensione competitiva che in Italia viene vista sempre in maniera piuttosto negativa quando in realtà la competizione in sé non è necessariamente negativa come spesso si pensa».
Anche se il Meritometro del Forum della Meritocrazia vede sempre l’Italia in ultima posizione, Origlia non perde le speranze in un miglioramento della situazione. «Se non si mettono le competenze effettivamente al centro, indipendentemente da qualsiasi altro aspetto, si creano delle distorsioni che creano sicuramente dell’insoddisfazione nelle persone e soprattutto nei giovani che hanno ancora tutta la loro vita lavorativa davanti. ma noi siamo comunque ottimisti, altrimenti non saremmo qui a lavorare come volontari su questo fronte».
Gian Maria De Francesco