A cosa servono gli uomini? Un film ci riduce a marionette

Maggie (Greta Gerwig) è una trentenne insegnante d’arte, con amici fidati, abituata a pianificare tutto nella vita. Tanto da avere un piano ben preciso in testa: diventare mamma, ma da sola. Entra, così, in contatto con Guy (Travis Fimmel), un vecchio compagno di college, che sembra il tipo perfetto come donatore del seme. Intanto, John Harding (Ethan Hawke), saggista e brillante professore di antropologia, padre di due figli, ha il sogno di diventare scrittore di romanzi. Anche per dimostrare di essere all’altezza della burbera moglie danese, piena di sé, Georgette (Julianne Moore). Quando John conosce Maggie, inevitabilmente scocca la scintilla […]

  

L’amore a tavolino? Un programma dimostra che non è possibile

E’ finito, ieri sera, Matrimonio a prima vista, un programma, andato in onda sulla piattaforma Sky, derivato da un format americano, che partiva da un assunto molto interessante da un punto di vista sociologico: ci si può sposare a scatola chiusa? Conoscendo il proprio partner solo ed esclusivamente davanti all’altare? Tre esperti, Nada Loffredi, Gerry Grassi e Mario Abis, hanno provato a costruire, a tavolino, tre coppie di futuri sposi, cercando di abbinarli sulla base delle loro caratteristiche, desideri, modi di essere. Una analisi accurata che ha permesso al trio di “scommettere” sulla loro provocazione. Perchè far fatica a cercare il […]

  

007 sarà donna? Ah, saperlo

E se il prossimo 007 fosse donna? Non è un’ipotesi campata in aria. Anzi, c’è già chi si è candidata per succedere a Daniel Craig, dimissionario sicuro, così come il regista Sam Mendes che sicuramente non dirigerà più le avventure dell’agente segreto più famoso della storia. Intanto, Gillian Anderson, quella di X-Files, si è autopromossa con lo slogan “My name is Bond, Jane Bond” alla quale si è unita, con curriculum, l’Emilia Clarke di Trono di Spade che in una intervista ha confessato come «Ho un sacco di sogni non realizzati. Mi piacerebbe giocare a Jane Bond. Magari affiancata da Leonardo […]

  

Nojo no spicche inglish?

Per carità, senza nulla togliere alla bravura dei nostri doppiatori (tra i migliori al mondo), ma volete mettere la bellezza di vedere un film in lingua originale, pur se sottotitolato? Poter sentire la vera voce dei vostri beniamini, le loro cadenze, i loro toni. Tutta un’altra cosa. In Italia, ci sono sale cinematografiche che li trasmettono nella loro madrelingua, ma sono eccezioni. Non abbiamo la sensibilità e, forse, il coraggio di provarci con più convinzione. Sarà poi che siamo un popolo tendenzialmente pigro (dipenderà dalla nostra vocazione al mammonismo?) e l’idea di dover fare la fatica di leggere per novanta […]

  

Pericle sodomizzatore, alla conquista di Cannes

“Il mio padrone è Luigino Pizza, che tutti lo chiamano così a causa delle pizzerie…..Io mi chiamo Pericle Scalzone…Di mestiere faccio il culo alla gente”. E’ l’inizio di Pericle il Nero, il romanzo di Giuseppe Ferrandino dal quale è stato tratto l’omonimo film che rappresenterà, unico, l’Italia a Cannes, nella Selezione Ufficiale di Un Certain Regard. Con poche speranze di vittoria, vista la pochezza di una pellicola che finisce per poggiarsi unicamente sulle spalle e gli sguardi di un comunque convincente Riccardo Scamarcio. Un peccato perché il libro di Ferrandino offriva vari spunti per tirarne fuori un noir esistenzialista incalzante, […]

  

Johnny Depp? Strapagato, secondo Forbes

Che abbia esaurito le sue smorfiette? A sentire Forbes, pare proprio di sì. Mi è capitata tra le mani, infatti, la classifica che ogni anno premia, si fa per dire, l’attore meno redditizio per gli studios e nel 2015 la maglia nera è toccata proprio a Depp, uno che fino a qualche anno fa era una sorta di Re Mida. In pratica, è la graduatoria (prende in esame gli ultimi tre film più recenti nei quali abbiano recitato gli attori) che smaschera i compensi troppo alti per i divi, dove il gioco, insomma, non vale la candela. The most overpaid actor […]

  

Affamati, bastardi dentro, rumorosi: ecco chi va al cinema

Andare al cinema è utile anche come palestra di vita. Entrando in sala, si apre al vostro sguardo un microcosmo popolato da “tribù” tra loro differenti, ma accomunate, però, dal fatto di testare la vostra capacità di sopportazione. Vediamole nel dettaglio: Gli affamati: sono quelli che entrano, di solito, con il bicchiere più grande di popcorn, evidentemente reduci da un digiuno che neanche Pannella. Mangiano rumorosamente e bevono aspirando anche le ultime tre gocce di coca cola rimaste sul fondo, rendendo partecipe tutta la sala della loro impresa. Mangiano continuamente caramelle, ovviamente belle incartate, accompagnando la colonna sonora del film […]

  

Se lo sperma è sinonimo di comicità

Esce oggi, nei cinema italiani, il nuovo film di Sacha Baron Cohen, il comico britannico diventato famoso, dieci anni fa, con Borat. Da allora, è stato tutto un crescendo nel cercare di mantenere fede alla sua fama di artista “scorretto”, dalla comicità irriverente, surreale, volgare. Però, con Grismby penso si sia toccato un livello dal quale potrebbe essere difficile tornare indietro, una sorta di liberi tutti del trash e della volgarità. Se passa questo concetto di comicità, allora non oso pensare cosa accadrà in futuro. Per carità, non voglio limitare la libertà espressiva di un artista. Cohen ha un suo […]

  

La piaga dei film piratati

L’11 aprile ritorna Cinemadays, l’iniziativa che consente, per 4 giorni, ovvero fino al 14 aprile, di andare al cinema pagando solo 3 euro di ingresso (5 per i film 3D) nelle sale (tante) che aderiscono. Lo scorso ottobre, ad esempio, questa proposta aveva richiamato in sala ben 1.800.000 spettatori, facendo riscoprire, a tanti, il gusto di vedersi un film in platea. In pratica, si lustra l’argenteria e la si mostra ai probabili acquirenti invogliandoli all’acquisto. Se la gente va poco al cinema (anche se i dati dimostrano il contrario) non è dovuto solo al prezzo del biglietto di ingresso (per […]

  

Critica e pubblico pagante, sempre più distanti

L’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello di Batman v. Superman, massacrato dalla critica americana e premiato dal pubblico, non solo statunitense, ma di tutto il mondo. Sembra il principio dell’economia a due velocità. Da una parte, c’è chi scrive, isolato nel proprio mondo, sempre più distante dai gusti della gente, incapace di criticare con obiettività, vittima delle anteprime a circuito chiuso, viste insieme a chi, come lui, si esalta solo se si annoia. E  così, si contagiano gli uni con gli altri, come con il raffreddore, spegnendo ogni briciola di entusiasmo, considerato un peccato mortale. Gli horror giovanilistici? […]

  

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