Capt. America gay? Negli Usa è partita la petizione

Da lunedì, su twitter, è partito il tormentone  #GiveCaptainAmericaABoyfriend, date al macho per eccellenza a fumetti, l’eroe patriottico, ovvero Captain America, un fidanzato, lanciato dai fan progressisti del superoe per cambiare il suo orientamento sessuale nel prossimo film a lui dedicato. Offrendo anche possibili candidati per far innamorare il mitico personaggio Marvel, su tutti Bucky Barnes, alias The Winter Soldier. Del resto, nel vasto mondo Marvel non mancano supereroi apertamente omosessuali come Northstart, che si è anche sposato con il compagno Kyle Jinadu, o Colosso. Mystica, nel fumetto degli X-Men, adotta addirittura una bimba, Rogue, con la compagna Irene – […]

  

Che rivoluzione al cinema: gli ingressi decisi dal meteo

Avete letto bene. Il costo del biglietto per entrare in sala cambia a seconda che ci sia sole o pioggia. E non solo: il prezzo che paga l’utente sarà influenzato anche dal gradimento del film, dall’andamento sui social, dagli avvenimenti in città, dalle recensioni, dall’anticipo con il quale si acquista e molto altro ancora. Non è fantascienza, ma una rivoluzione che sta sperimentando, da poco, il milanese Plinius, sala innovativa che potrebbe cambiare l’approccio dello spettatore con la settima arte. Merito di un software della startup DynamiTick che prendendo in esame quaranta variabili permette, ogni venerdì, di offire una programmazione […]

  

Incredibile: un regista che non chiede contributi statali

Nel mondo del cinema, è un caso più unico che raro. Un regista che si finanzia di tasca propria il suo film senza pesare sullo Stato, senza richiedere, cioè, contributi a noi cittadini che paghiamo le tasse, è materiale da studio scientifico, da esposizione. Gli andrebbe fatto un monumento a Stefano Calvagna e non solo per la qualità delle sue pellicole che sono godibili, fruibili dal pubblico, con un’anima. Oggi, ad esempio, esce nelle sale (e vi invito ad andare a vederlo) Si Vis Pacem Para Bellum, girato in soli dieci giorni, costo totale 17mila euro. Ebbene, questo thriller metropolitano, scritto […]

  

Sequestra l’analista, ovvero come mandare in vacca la crisi

Cos’è? Una presa in giro? Un modo sarcastico di raccontare la crisi economica? O davvero, Money Monster, da oggi nelle sale, in concomitanza con Cannes, si è preso sul serio? Perchè, sulla carta, l’operazione, firmata in regia da Jodie Foster, e affidata alle interpretazioni di George Clooney e Julia Roberts (incredibile, non si fa inquadrare le gambe) prometteva faville, ma come commedia. Invece, bastano 15 minuti per capire che il film prende una piega sbagliata, inverosimile, irreversibile. Riassunto doveroso della trama: Clooney è Lee Gates, analista finanziario televisivo che fa una trasmissione dove, tra un balletto e l’altro, regala consigli […]

  

Un Cannes Cannes inutile

Che barba, che noia. Inizia Cannes e come puntualmente succede in concomitanza con i Festival cinematografici (ovvero Berlino e Venezia) i giornali saranno costretti a parlare di film che, salvo rare eccezioni, la maggior parte del pubblico pagante, poi, non andrà a vedere in sala (o che magari neanche arriveranno al cinema). Giusto per capirsi, vi riporto i dati degli incassi, arrotondati, degli ultimi vincitori delle varie passerelle cinematografiche, ovvero: Festival di Venezia 2015: Ti Guardo (Venezuela) 55.000 euro 2014: Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (Svezia)314.000 euro 2013: Sacro GRA (Italia) 970.000 euro 2012: Pietà (Corea del Sud) […]

  

Anvedi sto borgataro

“Ma che è un cartone, sto Jeeg?” E tu che stai a spiegare che, no, che si tratta di uno dei migliori film italiani della stagione, pluripremiato ai David. Del resto, l’Italia ha rialzato la testa, dopo un lungo periodo di vacche magrissime. Dopo il ciclone Zalone e il meritato successo di Perfetti Sconosciuti (quasi 17 milioni di euro di incasso), ha conquistato il cuore della gente anche Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima di Gabriele Mainetti (segniamoci il suo nome), sorprendente per intuizioni, freschezza di idee, bravura del cast (stunt compresi). Tanto che a distanza di dieci settimane dal […]

  

Se Hitler spopola al cinema

E’ uscito, la scorsa settimana, purtroppo solo per tre giorni (incomprensibile scelta) il simpatico Lui è tornato, film che ipotizza il ritorno di Adolf Hitler. Il Führer , infatti, si sveglia, ai giorni nostri, nella zona residenziale di Berlino dove si trovava il suo bunker. Ovviamente spaesato davanti a una società che in 70 anni è cambiata radicalmente, e non solo da un punto di vista tecnologico. E così, Hitler si trova alle prese con Youtube, i talent show di cucina e via dicendo. Soprattutto, alcune scene sono state girate con persone inconsapevoli, registrando le loro reazioni (tra insulti e rimpianti), in […]

  

“Dolce e Bottana” e “Beaticul”; ma il cinema trash tira ancora?

Quelle che leggete nel titolo sono due battute estrapolate dal nuovo film di Massimo Boldi, La coppia dei campioni, da ieri nelle sale italiane, distribuito in 35o copie.  Boldi recita, per la prima volta, accanto a Max Tortora, diretti da Giulio Base che ha anche scritto la sceneggiatura. La storia, sempliciotta,  è quella che vede protagonisti due dipendenti della medesima multinazionale. Uno (Boldi) è il milanese Piero Fumagalli, capo Marketing e benestante con amante (la Barbera, con il solito campionario di giochi di parole); l’altro (Tortora) è Zotta, magazziniere romano, in cerca perenne di soldi, ma colto. I due vincono un viaggio […]

  

Che ideona: le prime visioni direttamente a casa

Non sanno più cosa pensare. L’ultima, in ordine di tempo, si chiama Screening Room ed è stata ideata da Sean Parker (vi dice qualcosa Napster?) e da Prem Akkaraju . In cosa consiste? Praticamente, uno si collega un set top box al televisore, spendendo 150 dollari e, da quel momento, potrà noleggiare, alla modica cifra di 50 dollari, un film che è nelle sale, già dal giorno del suo debutto (per 48 ore). Ora, i limiti mi sembrano molti. A partire dal prezzo. Chi spenderebbe 50 dollari per vedere un film? Una famiglia numerosa? Meglio aspettare il bluray e noleggiarlo. Certo, […]

  

Il pepe nel sedere sui titoli di coda

Ma cosa hanno gli italiani quando sullo schermo partono i titoli di coda? Non fa in tempo ad uscire la parola fine che tutti scattano come se lo starter avesse dato il via o si fosse acceso il verde al semaforo. Giubbotti infilati in fretta e furia e via di corsa dalla sala, calpestando scarpe senza neanche scusarsi, neanche fosse scoppiato un incendio o avessero tutti il pepe nel sedere. E’ vero anche che chi aspetta lo spettacolo successivo, si fionda in sala, non appena aprono le porte (pur avendo i biglietti numerati) vedendo praticamente in anticipo i titoli di […]

  

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