Quando mi chiedono un parere su Roberto Saviano non posso far altro che fare una lunga premessa. Sono casertano come lui. Comprendo quale dirompente e incosciente forza abbia potuto smuovere un ragazzo poco più che ventenne nello scrivere di camorra; e perciò, non può che rimanere immutata la stima per aver messo nero su bianco fatti e nomi su vicende criminali. Percepisco le sfumature e non posso che penetrare nel dolore dei suoi familiari e suo personale, nel momento in cui la realtà ti impone con forza di cambiare vita. Di rinunciare a brandelli di libertà soltanto perché hai scritto […]