27Lug 18
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Fatto più unico che raro quello di dare un giudizio pienamente positivo su un volume che raccoglie scritti sparsi e che, ad una scorsa rapida, potrebbe rivelarsi come una ordinaria sommatoria di ritratti. Vale a dire, capitoli su capitoli, e su singoli personaggi, che parrebbero non intrecciarsi e invece mantengono, in maniera non soffusa e discreta, un legame strettissimo grazie al quale riusciamo a dare un senso di continuità e di profondità all’intero testo. Operazione riuscita a Isabella Cesarini con Anime inquiete (Auditorium editore, p.155, euro 14) che si fregia anche di una non banale introduzione di Pasquale Panella, poeta […]
Il blog di Luigi Iannone © 2024
26Lug 18
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Si può ripercorrere una intera epoca storica riavvolgendo il nastro delle pellicole cinematografiche più importanti o, al contrario, di quelle che hanno segnato nel profondo gusti artistici e scelte ideali? Certamente è possibile! Anzi, questo pare un refrain che periodicamente viene – appunto – reiterato, a dimostrazione del fatto che per decifrare ‘’un tempo’’, a volte può servire un romanzo, un film, una canzone ancor più di un saggio accademico. Su questa traiettoria esegetica si è lanciato Giuseppe Del Ninno, ma in maniera del tutto particolare, non svestendo, nemmeno in questo caso, i panni dell’anticonformista, dell’intellettuale politicamente scorretto; e infatti […]
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13Lug 18
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Il posto delle fragole e del tempo perduto Il posto delle fragole è anch’esso il racconto di un viaggio fisico, ma in macchina. Il vecchio professore Isak Borg (stesse iniziali di Ingmar Bergman, anche se il regista parlerà di coincidenza) dovrà recarsi a Lund per festeggiare il giubileo professionale. E dunque, parte da Stoccolma, in compagnia della nuora Marianne. Egoista, rigido nelle convinzioni e arido nelle relazioni affronta un itinerario che diventerà ben presto un pellegrinaggio verso i luoghi della memoria personale; per riscoprirli e, se possibile, impadronirsene, dopo averli apparentemente cancellati per l’intera vita. Se il cavaliere de Il […]
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24Lug 17
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Cari amici, quella che segue è l’introduzione di Donato Novellini al libro “Il cinema delle stanze vuote” (La scuola di Pitagora) che ho scritto insieme a Isabella Cesarini. ********************************** Cinema e malinconia s’incrociano, sulla strada dell’umano peregrinare, già a partire dalla medesima origine greca, rispettivamente movimento e bile nera. Accostando superficialmente le etimologie esce qualcosa dal sapore buffo e paradossale, come se oscuri liquami prigionieri nelle arcane interiora, per gli antichi saggi alla base della teoria umorale, fluttuassero, deambulassero in simulazione baluginante. Non v’è cinema senza luce, specularmente non c’è nero tormento che il cinema non abbia indagato, […]
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