Provoca un tumulto interiore, una esplosione di rabbia, pena e umano smarrimento la vicenda di Betsy Davis, 41enne californiana, malata terminale di Sla, la quale ha inviato a parenti ed amici questa mail: <<Siete invitati a una festa, che durerà due giorni. Non ci sono regole. Indossate ciò che volete, dite ciò che pensate, cantate, ballate, pregate, ma non piangete davanti a me. Ok, una regola c’è>>. Invito a prima vista senza senso; trattasi, al contrario, della organizzazione accurata e rigorosa della morte di una persona, la sua. Una convocazione dei più intimi pronti a dare sfogo a musiche e […]