I gufi neri: altro che il cigno!

Il post elettorale USA offre uno spettacolo desolante di opinionisti che citano la teoria del Cigno Nero di N.N. Taleb per trovare una spiegazione plausibile a quanto è accaduto e che era invisibile ai loro occhi. Per chi non avesse avuto modo di leggere il libro di Taleb, esperto dell’economia dell’incertezza (che peraltro è un modo riduttivo di classificarlo), riporto alcuni concetti importanti da ricordare e su cui si fonda la sua teoria del “cigno nero”: gli uomini tendono a sottovalutare gli eventi rari in termini di probabilità dal momento che non sembrano essere plausibili. Sebbene sia del tutto compatibile […]

  

Elezioni USA: e se non vincesse nessuno?

Le statistiche o meglio gli statistici a volte affascinano, a volte fanno arrabbiare, a volte inebriano, a volte deprimono. A volte presentano dopo calcoli complicati la probabilità che un evento accada. Non staremo qui a descrivere i tortuosi modi in cui si possono calcolare queste eventualità, nè i differenti approcci. Ma sono largamente usati in campi che hanno un impatto nella vita quotidiana di tutti noi (si pensi solo al lavoro che fa un’assicurazione che stima la probabilità che un evento si verifichi o meno). Dopo questo preambolo veniamo al dunque: nel “lontano” 2000 la competizione elettorale tra George W. […]

  

Elezioni in vista? Addio bene comune

Coniugare il consenso elettorale con il Bene Comune di una comunità (sia essa una città, una regione o uno stato) è un esercizio di particolare difficoltà. Spesso infatti assistiamo a delle misure prese non già per il bene comune ma solo per poter continuare a “governare”. E’ risaputo che negli Stati Uniti il mandato presidenziale prevede che nel secondo mandato (qualora si riesca nella rielezione) sia la fase in cui il Presidente riesce a dare un’impronta più personale alla propria azione, secondo un adagio che recita più o meno così: “che mi può succedere? che non mi rieleggano? Ma è […]

  

Questo impiegato me lo mangio vivo!

Capita sempre più di frequente che, all’interno delle aziende, si crei una frattura di comunicazione tra coloro che vi lavorano dovuta principalmente alla differenza di età…. ovvero di Generazione. Sì, perchè da quando (seppur con grande fatica e lentezza in Italia, magari più velocemente in altri paesi) le nuove forze lavoro entrano e crescono di importanza e ruolo negli organigrammi, si scopre quanto sia “difficile” riuscire a dialogare e a trarre il massimo da ciascuno. Si tratta infatti di un mondo (almento quello italiano) dominato da manager delle generazioni precedenti (Baby Boomers e Generazione X, e in qualche caso anche […]

  

Corona rompe i muri della finanza

L’arresto di Fabrizio Corona costringe ad una riflessione su quanto possa essere attuale l’abitudine di non far transitare i propri incassi nel circuito bancario. Si tratta di un costume che sta lentamente prendendo piede non solo tra coloro i quali non “possono” depositare i propri averi per averli ottenuti in modo illecito (Corona sembrerebbe aver incassato parecchio in “nero” ad esempio), ma anche tra chi nonostante li abbia ottenuti in modo lecito non si fida (più) del sistema. Le vicende greche (e non solo quelle), i controlli più stringenti delle autorità (anche se c’è parecchia strada ancora da fare), la […]

  

Russia-Cina-USA: guerra digitale aperta

Non è una novità, ma Vladimir Putin ha spinto sull’acceleratore con decisione: via tutti i software targati USA, in particolare per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione Russa. La mossa è dettata da molteplici ragioni tra cui quella di rendersi totalmente indipendenti dal “nemico” per quanto riguarda le informazioni gestite digitalmente, quella di sostenere l’industria del settore, in cui i russi non hanno nulla da invidiare alle aziende statunitiensi, quello di “risparmiare” solo nella PA più di 250 milioni di euro. Ma non è finita qui. La vera notizia è che c’è l’intenzione di alzare le tasse per tutti coloro i […]

  

Facebook truffa gli inserzionisti: i 3 secondi dello scandalo

Tira una brutta aria tra i top spender della pubblicità e il colosso guidato da Mark Zuckerberg. Il motivo del contendere è presto detto: dopo 2 anni (24 mesi o se volete 730 giorni) a Menlo Park si sarebbero “accorti” che i dati registrati e forniti agli inserzionisti che utilizzavano il formato video non sarebbero del tutto corretti. Si tratta di una piccola cosa: tutti i video visualizzati dagli utenti per un lasso di tempo inferiore ai 3 secondi sarebbero stati esclusi dalla media del tempo di visualizzazione fornita agli inserizionisti, quale chiave di lettura del succcesso/insuccesso delle proprie campagne, […]

  

Snapchat: le ragioni di un esplosione annunciata

I social network sono ormai da qualche anno parte integrante dei modelli di business pubblicitario di marchi e aziende interessate a raggiungere i consumatori in modo sempre più mirato ed efficace. Il caso più noto è senz’altro quello di Facebook, il cui fondatore per i primi anni ha quasi ossessivamente impedito di riempire le pagine fruite di pubblicità, mentre ora ne fa un vanto al punto di offirle in beneficienza per il recente terremoto nel Centro Italia. Uno dei social network emergenti, non a caso oggetto di offerte molto allettanti, ma sempre declinate (almeno per ora) è Snapchat, conosciuto per […]

  

4 miliardi di persone senza indirizzo postale? Risolto!

In mezzo ai tanti problemi che affliggono l’umanità, ve ne è uno che sembra essere di poco conto, ma che invece causa ogni giorni miliardi di problemi. Si stima infatti che circa il 75% della popolazione mondiale sia sprovvisto di un indirizzo postale, con tutto quello che ne consegue: ricevere la posta (cartacea), essere raggiunti in caso di necessità, aprire un conto in banca e via dicendo. Il sistema di localizzazione GPS non è agevole da usare in questi casi (conoscete forse le esatte coordinate del vostro domicilio?) e una startup inglese parrebbe aver risolto in un modo molto intelligente […]

  

Quanto costa la cosiddetta pace: una mappa per capire

Nel mondo sono in atto talmente tanti conflitti da non riuscire nemmeno a contarli con esattezza. Noi ovviamente veniamo informati su quelli più prossimi, quelli che hanno un impatto sulle nostre vite o comunque sulle nostre economie. Ma la realtà è che ovunque vi sia un conflitto armato, in un mondo globalizzato, in qualche misura esso ricade anche sulle nostre tasche e quotidianità. Secondo l’Institute for Economics and Peace nel 2015 le guerre e i conflitti hanno avuto un costo complessivo di 13,6 triliardi di dollari a parità di potere di acquisto (PPP), per le consueguenze dovute alla perdita di […]

  

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