Se esiste una categoria in Italia costantemente sotto attacco per la sola colpa di svolgere semplicemente il proprio lavoro, questa è quella delle Forze dell’Ordine.
Gli appartenenti alle Forze dell’Ordine sono sempre dipinti sui giornali della sinistra (cialtrona) come dei picchiatori in divisa, dei violenti che usano la loro pubblica funzione ostentando la loro voglia di potere anche tramite la violenza.
L’atteggiamento di questi imbratta-carte disposti a tutto pur di vendere due copie in più al loro mercato di riferimento fatto di 68-tini falliti e di anime belle, oltre ad essere molto pericoloso poiché delegittima l’autorevolezza detenuta dalle Forze dell’Ordine in quanto servitori dello Stato è anche scorretto ed in rispettoso verso l’istituzione dello Stato che le Forze dell’Ordine rappresentano.
La realtà è che gli uomini e le donne in divisa che pattugliano le strade d’Italia sono in contattato tutto il giorno e la notte con realtà, appunto, di strada cioè violente, difficili e pericolose.
Criminali di vario calibro che delinquono e che grazie ad un sistema giudiziario buonista si sentono purtroppo impuniti, clandestini, piccola e grande criminalità, sono tutti elementi fin troppo tipici delle vie e delle strade di tutte le città della nostra penisola. Ed è proprio con con questa gentaglia che devono lottare questi veri e priori angeli in divisa.
Dovremmo tutti i santi giorni essere grati per il duro lavoro svolto da questi uomini e donne in divisa. E quando per le strade incontrate un appartenere alle Forze dell’Ordine, un vero servitore dello Stato dovreste fermalo e stringergli la mano con decisone perché con quella stratta dovreste trasmettergli tutto l’affetto e la riconoscenza che meritano. Guardateli negli occhi con passione e amore perché quegli stessi occhi che state fissando lottano tutti i giorni per garantire la nostra sicurezza e la nostra libertà. Proprio quegli occhi ci guardano quotidianamente le spalle, sono occhi pieni di vita, di rispetto, di orgoglio, di umiltà ed anche alle volte purtroppo di dolore. Ma sono pur sempre occhi di persone oneste e che hanno deciso di difendere il nostro Paese, di difendere la legge facendola rispettare e di mettere ogni santo giorno a rischio la loro vita per difendere la nostra e per garantire la nostra libertà. Questi eroi in divisa svolgono un lavoro preziosissimo ma troppo spesso trascurato in primis dalle istituzioni che dovrebbero invece difenderlo e tutelarlo nella storia della Repubblica italiana.
Molto del lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine è estremamente nascosto e delicato. Ogni giorno Grazie proprio al loro impegno nelle investigazioni ci proteggono da possibili disgrazie, con intercettazioni, pedinamenti e operazioni dove la vita e la sicurezza personale sono in prima linea e vengono messe molte volte a repentaglio.
Tra noi e il caos esiste un gruppo di persone che per fedeltà e amore del proprio dovere e della propria Patria ci difende.
Lo Stato e la politica dovrebbero mettere al primo posto, sopratutto di questi tempi, degli investimenti concreti per le nostre Forze dell’Ordine offrendo prospettive di carriera non sotto pagate come avviene oggi ma quantomeno retribuite dignitosamente e sopratutto facendo campagne di arruolamento per attrarre le migliori giovani menti del nostro paese ad entrare a far parte dei vari corpi che compongono la grande famiglia delle Forze Dell’Ordine.
Noi invece come cittadini dovremmo smetterla con un certo anti-autoritarismo a tutti i costi, che grazie alla sinistra che da sempre è stata ostile al comparto sicurezza, serpeggia da troppo tempo nell’opinione pubblica del paese e iniziare a collaborare con sempre maggior convinzione dimostrando la nostra vicinanza e l’affetto che meritano i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
L’impegno nel contrasto senza quartiere della criminalità è un attività faticosa ed a volte frustrante sopratutto quando i l’ultimo anello della giustizia dopo un faticoso lavoro sul campo di Carabineiri, Polizia Di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, liberano un delinquente appena arrestato per i motivi più assurdi.
Il beneficio che la società ricava dal duro lavoro delle nostre donne e uomini in divisa va ben al di là del ambito di pertinenza (sicurezza, fisco, contrasto alla criminalità organizzata ecc ecc) arrecando un beneficio a tutta la società.
Un beneficio che non è portato a noi senza sforzo: giorni e notti lontano dalla famiglia, al freddo o al caldo, sotto la poggia, la neve, stress, aggressioni (sia fisiche che morali) sono il pane quotidiano con cui hanno a che fare i coraggiosi uomini e donne in divisa d’Italia, davvero il minimo che possiamo fare e ringraziarli ed educare i nostri figli e le nuove generazioni di italiani affinché abbiano sempre il massimo rispetto per queste persone che rappresentato quel pezzo più puro del nostro Stato e che davvero ci proteggono con coraggio è con passione ogni giorno senza pretendere grandi onori. Grazie eroi in divisa, Io vi voglio Bene. www.IlGiornale.it

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