Tra i più vecchi e i più sclerotizzati cancri d’Italia occupa un posto importante il crimine organizzato.
Mafia, ‘ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita hanno riempito le pagine della nostra storia sia monarchica che repubblicana, di sangue innocente.
La presenza sul nostro territorio delle maggiori e più pericolose organizzazioni al mondo ha sicuramente sviluppato un settore della giustizia massimamente esperto nel combattere questo tipo particolare di criminalità.
Si potrebbe dedurre che se qualche altro insieme organizzato di criminali iniziasse ad operare in Italia, verrebbe utilizzata l’esperienza fatta combattendo la malavita di casa nostra.
Purtroppo per la nostra Patria non è andata così.
La sfida posta da questa nuova criminalità è stata ignorata a lungo fino a che, come spesso accade con i problemi che vengono ignorati, è esplosa l’emergenza (che tale non sarebbe stata se si fosse stroncato da subito il malcostume): L’Onorevole Giorgia Meloni, Segretario Nazionale di Fratelli d’ Italia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in Aula sul fenomeno della mafia nigeriana: “Noi crediamo che ci debba essere [l’esercito] perché a Castel Volturno si stima la presenza di 25 mila immigrati clandestini e 22 mila case occupate”.
Questi, che sembrano dati di un paese in guerra civile, sono invece i dati di una città italiana.
Eppure 22mila case non sono state occupate in un giorno.
Per caso i media tradizionali (e tradizionalmente di sinistra o infiltrati dalla sinistra) hanno parlato dedicando il giusto tempo e i giusti approfondimenti alla questione della mafia nigeriana?
Per caso i professionisti dell’antimafia ne hanno parlato, scritto o divulgato l’esistenza?
Macché, l’unico che ne ha fatto una battaglia vera e coerente prendendosi su la solita lista di insulti standardizzati (fasciorazzistanazista ecc. ecc.) da parte dei soliti ruffiani, è stato Alessandro Meluzzi.
Il governo si troverà forse nella necessità di mandare l’esercito.
La mafia nigeriana è inoltre nota per l’utilizzo dei ritivoo-doo per obbligare le ragazze (portate in Italia coi barconi) a prostituirsi, per le pratiche rituali cannibali, per l’espianto e il mercato nero degli organi, oltre che per il più classico spaccio di droga ed annessi.
La descrizione appena fatta è talmente nera ed aliena alla nostra civiltà da far vedere le organizzazioni criminali italiane (che ormai operano in settori meno truculenti come gli appalti e il riciclaggio di denaro sporco) come dei principianti del crimine organizzato.
Ci si Augura che il Ministro Matteo Salvini, che della sicurezza ha fatto una delle colonne portanti della sua campagna elettorale, si occupi di questa vicenda che sta prendendo toni sempre più bui e raccapriccianti. Anzi lancio come giovane imprenditore mettendoci la faccia e nome e cognome senza paura “Andrea Pasini di Trezzano Sul Naviglio” al Ministro Salvini un appello: “ non perdiamo tempo e cerchiamo di tagliare le gambe subito a questa nuova magia nigeriana che sta in poco tempo ramificandosi in maniera capillare nel nostro paese perché ogni giorno che passa questa feroce organizzazione criminale prende sempre più potere e lascia per strada morti e feriti”. Non dobbiamo fare lo stesso errore nel trattare la mafia nigeriana come abbiamo fatto con la mafia e poi con Ndrangheta bisogna da subito dare un segnale forte che lo Stato è presente e che non permetterà a questi banditi di poter venire in Italia a delinquere. www.IlGiornale.it

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