Il nuovo governo è nato da un paio di settimane, e mentre la vincitrice Giorgia Meloni, 26% di preferenze, si assesta sul trono di spade, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini è il vero protagonista, e occupa tutti gli spazi.

Più di un analista ha osservato che Meloni è all’opposizione da molti anni, quindi non ha alcuna dimestichezza con i corridoi del potere, il deep state, i mandarini di stato, e le cozze-patelle & denti-di-cane incrostati alla sua corona. Salvini, invece, percorre quei corridoi già da diverso tempo.

L’anzianità di servizio conta; eccome se conta! Nelle aziende oil & gas e di costruzione che operano in zone poco ospitali in giro per il mondo, il “Pautasso” che arriva per primo nell’area dove sorgerà il cantiere, per tutta la durata del progetto continuerà a esercitare una pur minima influenza psicologica sui vertici, a prescindere dal suo ruolo.

Questo fenomeno forse si spiega con Konrad Lorenz e i suoi anatroccoli: quando le uova si schiusero, le bestiole videro il faccione del padre putativo che da quel momento esercitò su di loro un grande potere. Il Maschio-Alfa-Construction-Manager che si insedia con qualche mese di ritardo rispetto al primi lavori nel campo base, in quelle prime ore di spaesamento, immerso in un clima continentale e ostile, assomiglia per certi versi a un tenero anatroccolo, e avrà Lorenz-Pautasso come unico punto di riferimento. Quella nuvoletta di fragilità del maschio alfa rimarrà lì sospesa e impalpabile.

Il Salvini protagonista di questi primi giorni di governo ha qualcosa in comune con Pautasso, mentre la femmina alfa eletta dagli italiani sconta il fisiologico periodo di ambientamento. Certo è che un semi presidenzialismo alla Francese le avrebbe dato più mezzi per arginare i blitz di un ministro che in fin dei conti alle elezioni ha preso un misero otto percento.

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