Il capolavoro Americano dopo il 1945 fu di rendere gli stati europei semi-colonie, senza mai farle sentire tali. Da quattro cani per strada ci trasformarono in cani a catena, senza mai picchiarci troppo forte con il bastone, e anzi, premiandoci con sfiziosissimi ossi buchi. L’America stava all’Europa come il padre maccartista al figlio obbediente:

«Tu sei libero, figlio mio. Ripeti!».
«Io sono libero, papà»
«Bravo! Eccoti una bici “Roma Sport” verde con contropedale».
«E’ bellissima, papà, grazie!»
«Prego, Franchino».

Durante la guerra fredda, quando la cortina di ferro era solida, la catena era tuttavia lunga abbastanza da tollerare molta più libertà di pensiero di quella odierna. L’Egemone non ci avrebbe mai permesso di entrare in orbita comunista, ma anche nei periodi più bui, noi Europei beneficiavamo di ampi margini di indipendenza psichica, e quando nel 1989 il Muro cadde, pensavamo che il futuro sarebbe stato all’insegna della libertà più totale. Pia illusione! Quando i Cattivi non furono più all’altezza, i Buoni amplificarono i loro peggiori difetti, giustificandoli con l’esigenza di difendere la dehmocrahziah.

L’Egemone provocò guerre che causarono centinaia di migliaia di morti, ma noi restammo tuttora convinti che i Cattivi fossero sempre altrove. Nel frattempo, mentre l’alleanza del Bene si espandeva all’Europa dell’est, la catena diventava sempre più corta, e la nostra libertà psichica sempre più limitata.

Una frase di Aldo Cazzullo sul Corriere del 5 Ottobre 2024 mi prese alla sprovvista:

«Non è mai accaduto che una democrazia scatenasse la guerra contro un’altra democrazia. Ma questo tendiamo a dimenticarlo».

Quando non afferro, ho bisogno di metafore. Ci nuotai su, ci lavorai, e poi ci dormii, e alla fine trovai quella giusta: uomo uccise tre stranieri, ma fu sempre rispettoso nei confronti dei suoi vicini di casa. Beh, bravo!

In Italia, nell’Ottobre 2024, il Tam Tam di guerra contro il Male diventò sempre più incalzante. L’Ucraina era al collasso, martoriata dall’esercito Russo, e dalla propaganda occidentale. Sul fronte medio orientale, l’Israele di Netanyahu aveva appena decapitato Hezbollah, e volgeva il suo cipiglio funesto verso l’Iran. Come già in altri periodi agitati del passato, un irresistibile picco glicemico trasformò alcuni giornalisti in gattoni da tastiera.

Così scrisse Danilo Taino sul Corriere del 4 Ottobre 2024 (i numeri rossi li aggiunsi io):

«In un mondo spinto verso il caos da potenze aggressive (…) La deterrenza non può essere lasciata solo alla diplomazia (…) Ucraini e Israeliani combattono (…) contro aggressioni non provocate (…) Due conflitti i cui esiti saranno decisivi anche 1) per il futuro delle nostre vite, 2) per la democrazia, 3) per le libere economie, 4) per la coesistenza internazionale (…)».

Mancava solo 5) il futuro del Toporagno, 6) l’estinzione del Vespirtillo, e 7) la scomparsa del Ratto Cincillà Boliviano.

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