Si chiama “Parla Degrelle! Le interviste censurate” l’ultima e incendiaria pubblicazione di Cinabro Edizioni. Il saggio, certamente destinato a far discutere, è infatti incentrato sulla figura di Léon Degrelle, il giornalista e politico belga in gioventù prossimo alle idee di Charles Maurras, che fu fondatore del filo-fascista Partito Rexista, attivo tra il 1935 e il 1945 e posto fuori legge alla fine del secondo conflitto mondiale. In seguito alla militanza nella Legione Wallonie sul fronte dell’Est, Degrelle, dopo aver riparato nella Spagna di Francisco Franco ed essere riuscito a evitare più volte l’estradizione nel Paese natale, morì a Malaga nel 1994, all’età di 87 anni.

Il libro di Cinabro è la riedizione di alcune interviste che lo stesso Degrelle rilasciò, nell’ottobre del 1976, al giornalista francese Jean Michel Charlier e che erano destinate a essere trasmesse sulla televisione di Stato francese. Tuttavia queste interviste furono censurate prima che potessero andare in onda. La loro prima pubblicazione-trascrizione in italiano avvenne negli anni OttantaQuesto saggio ripercorre la vita, politica e personale, di Degrelle: la sua infanzia, il suo rapporto con la spiritualità e i primi anni di Rex, fino ad arrivare al capitolo della Seconda guerra mondiale, che è dallo stesso protagonista raccontata in tono colloquiale con riflessioni, aneddoti e ricordi “di fuoco”.

Il testo comprende l’introduzione alla prima edizione, firmata da Antonio Guerin, che di Degrelle divenne, nel tempo, amico fraterno.

 

Tag: