Cento aforismi per scoprire il pensiero di Jünger
Presentare il pensiero di Ernst Jünger in 100 aforismi. Un’impresa ardita, che però non ha spaventato Matteo Alesiani. Il 40enne romano, nella vita specialista di management nell’ambito della digitalizzazione ma con una passione per gli studi filosofici e politici rivolti, in particolare, ai riferimenti culturali radicali del XX secolo, è, tra le altre cose, collaboratore del Centro Studi Polaris e redattore della rivista omonima e ha deciso di dare alle stampe, per i tipi di Cinabro Edizioni, il breve volumetto “Ernst Jünger – Cento aforismi”.
Scandagliando la vasta produzione, sia saggistica che narrativa, del pensatore tedesco, scomparso a 103 anni nel 1998 e perciò osservatore privilegiato di un intero secolo, Alesiani propone 100 passaggi che, come lame affilate e sul modello nietzschiano che fu caro, negli anni giovanili, allo stesso Jünger, penetrano nel cuore del lettore, spaziando su argomenti differenti, aprendo un varco per poi, possibilmente ed eventualmente, approfondire l’opera di un filosofo complesso, forgiata da quelle “tempeste d’acciaio” che rimandano al titolo di un suo celebre scritto ma che, come naturale, ha subito nel corso del tempo un’evoluzione. E, infatti, quasi come un invito alla scoperta dell’universo jungeriano, pensato soprattutto per i giovani, due saggi dell’autore, all’inizio e alla fine del volume, accompagnano la lettura, cercando di toccare i punti essenziali del teorico del “passaggio al bosco”, con particolare attenzione al tema della tecnica.
Il libretto, di agile lettura, si presenta così come un compagno di viaggio o come un pungolo, da scoprire e riscoprire a piacimento, rivelandosi come un maneggevole ambasciatore, soprattutto, di quel pensiero critico che, nella nostra contemporaneità occidentale, è purtroppo visto con crescente sospetto.
