De Carolis, il campione (del mondo) gentiluomo
Nello sport il concetto di semplicità è quasi contraddittorio. Nulla è semplice, tutto lo sembra. Da fuori, quando assisti allo sforzo supremo, ai muscoli che si comprimono come nessun’ altra macchina figlia della tecnica, alle smorfie sul volto, tutto sembra facile. Da fuori, sul divano. Ma la realtà è tutt’altra, e questa non è una novità. Da fuori, sul divano, vincere un titolo del mondo di pugilato, mettersi la cintura in vita, lontano da casa, in Germania, dopo averne perso ingiustamente uno contro un giovane e determinatissimo Vincent Feigenbutz, con un pubblico ostico e schizofrenico, pare facile. E lo è, […]